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Coronavirus, Trump: “L’America deve ripartire, ci saranno più morti…”

Negli Stati Uniti i malati di Covid-19 sono oltre 1,2 milioni di persone. I morti sono 71mila. Il Paese è il centro della pandemia in questo momento. Il bilancio è della Johns Hopkins University.

“Non si può restare a casa”

Di fronte a queste cifre spaventose il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riconosciuto pubblicamente, martedì 5 maggio, che “potrebbero esserci” altri decessi. Per l’aggravarsi della diffusione del virus? No. Per l’allentamento delle restrizioni, necessarie a rilanciare l’economia statunitense. In pratica, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, “ci possono essere alcuni (decessi) perché (le persone) non resteranno rinchiuse in un appartamento o in una casa”. L’affermazione è stata rilasciata da Trump al programma televisivo Abc News, durante un’intervista.

“Riaprire a tutti i costi”

Detto questo, ha aggiunto Trump, restano in vigore le regole del distanziamento sociale e le norme igieniche. E rivolgendosi al popolo americano ha detto: ”Voglio dirvi, ‘vi amo’. Voglio dirvi che stiamo facendo tutto quello che possiamo”. Per giustificare le sue affermazioni “The Donald” ha aggiunto che le persone rischiano di morire di overdose o di suicidio se l’economia resta ferma. “Non possiamo tener chiuso il nostro Paese per i prossimi cinque anni“, ha poi ribadito il tycoon durante la visita a una azienda che produce mascherine in Arizona. E ha aggiunto: ”Il virus colpirà alcune persone? Sì. Le colpirà duramente? Sì. Ma dobbiamo riaprire”.

New York, la metro si ferma

Per la prima volta nella storia, intanto, la metropolitana di New York si ferma. Un stop necessario alle operazioni di pulizia e sanificazione. “Momenti straordinari richiedono misure straordinarie”, ha detto il presidente della Metropolitan Transportation Authority (Mta), Patrick Foye, in dichiarazioni riportate dalla Cnn. A partire dal 6 maggio scattano operazioni quotidiane di pulizia di ambienti e carrozze tra l’1 e le 5 del mattino.

 

New York, Ground Zero. La Grande Mela è fra le città più colpite negli Usa dal Covid-19

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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