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Coronavirus, la curva dei contagi s’impenna: davanti a noi 10 giorni decisivi

Da oggi 11 marzo si va verso una nuova, forte, stretta su tutta Italia per quello che riguarda le misure anti-coronavirus. La curva dei contagi adesso fa davvero paura. Come spiega su Repubblica Luca Fraioli, i prossimi dieci giorni saranno decisivi per dilagare l’allargamento dell’infezione.

La Protezione civile, online sul sito e attraverso i social media, mostra a tutti i grafici con le curve della diffusione del virus. In pratica, ogni giorno, con aggiornamento alle 18 in conferenza stampa, il commissario Angelo Borrelli fornisce i dati quotidiani su malati e deceduti. Ma anche l’andamento tendenziale del coronavirus nel nostro Paese.

E questi ultimi numeri fanno impressione. Riportiamo qui la tabella grafica apparsa qualche giorno fa, lo scorso 7 marzo, sull’account Twitter della Protezione civile. In quel giorno si rendeva aperto a tutti l’accesso online alle curve di diffusione del contagio, reperibili appunto dal sito e dai social ufficiali della Protezione civile.

Ebbene, già 5 giorni fa (i dati erano relativi alle 18 del 6 marzo) si vedeva chiaramente l’impennata dei casi di contagio in tutta Italia. Al Nord e al Centro, al momento, c’è la maggiore diffusione del virus, rispetto al Sud. Ma questo significa poco perché i contagi si stanno espandendo velocemente in tutto il nostro Paese.

Che fare? C’è un’unica arma come ha dichiarato a VelvetMag il professor Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell’Università di Pisa. Ridurre al massimo le nostre relazioni sociali, stare a casa. Dobbiamo farlo tutti. Adesso. Almeno fino al 3 aprile.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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