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Coronavirus, Lombardia sotto assedio: “Nuove zone rosse o chiusura integrale…”

La Lombardia sotto l’assedio del coronavirus. La regione più ricca e più produttiva d’Italia potrebbe varare, già oggi 7 marzo, misure molto drastiche per il contenimento dell’epidemia. Fra queste: l’allargamento delle zone rosse e – ipotesi estrema ma che non si può escludere – la “chiusura” dell’intero territorio regionale.

Nelle ultime due settimane, secondo quanto afferma l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, il Covid-19 si è propagato in maniera molto forte sul territorio. Secondo quanto scrivono su Repubblica Zita Dazzi e Andrea Montanari, adesso si vorrebbe estendere la zona rossa dai 10 comuni lodigiani in quarantena dal 23 febbraio ad almeno altre due province.

Sempre stando a Repubblica, il governatore Attilio Fontana definisce la situazione come “molto grave”. E si è detto disposto a chiedere al governo anche misure drastiche come la “chiusura” di tutto il territorio per un mese. Per non rischiare, davanti a una pandemia, di dover prendere più avanti la decisione e di “chiudere per sei mesi”. La decisione spetta al governo, c’è chi dice che quella di Fontana sia “un’iperbole”. Intanto, però, l’ipotesi è in campo.

Uno degli spot, presenti sui social media, della Regione Lombardia contro il coronavirus

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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