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Mobilità green, i 5 mezzi con cui ci sposteremo nel futuro

Sotto la pressione di notizie sempre più allarmanti sull’ambiente da un lato e sotto la spinta dei nuovi movimenti ecologisti mondiali dall’altra, cresce l’attenzione per l’economia “green”. Ma anche per la mobilità green: la possibilità concreta, da subito, di utilizzare ogni giorno in città mezzi di trasporto non inquinanti. Pratici, “etici” in qualche modo, con una funzione sociale: stimolare la curiosità di tutti a mutare abitudini di vita e comportamenti collettivi.

AUTO ELETTRICA

L’auto elettrica rappresenta una scommessa che, in parte, si può dire già vinta. Secondo l’International Energy Agency, infatti, tali mezzi di trasporto sono già 1,4 milioni nel mondo. Le vendite sono aumentate del 70% nell’ultimo anno a livello globale. Certo poi la differenza la fa ciascun paese con le infrastrutture che mette o meno a disposizione. Si va da un eccesso all’altro.

In California la polizia utilizza per il suo parco auto la Tesla elettrica, vettura all’avanguardia, che però, più di una volta ha dato problemi. Fino a “scaricarsi” nel corso dell’inseguimento di un sospetto ladro. In Italia sono ancora troppo poche le colonnine per la ricarica negli appositi parcheggi pubblici lungo le strade. In ogni caso alcuni modelli di auto elettriche, fra i più recenti, possono arrivare a percorrere fino a 600 chilometri in autonomia.

BICICLETTA

Se le distanze non sono eccessive la bicicletta resta uno dei mezzi di trasporto migliori da utilizzare in città. Attenzione però alle strade e alla qualità dell’asfalto, spesso scadente o rovinato dall’usura degli anni. E anche agli automobilisti che di solito tengono poco conto della necessità di rispettare i ciclisti. Ogni volta che è possibile è sempre meglio viaggiare lungo le piste ciclabili.

Il problema sono i parcheggi e le rastrelliere, in Italia di rado adeguate per numero e qualità al livello non basso di bici circolanti. Sempre più diffusi i servizi di bike sharing. Da Roma a Milano e da Torino a Palermo restiamo lontani da città come Amsterdam, dove la bicicletta è il mezzo principale di locomozione. Abbiamo però imboccato la buona strada.

SKATEBOARD ELETTRICO

Lo skateboard, mito degli adolescenti fin dagli anni ’70-’80, si è evoluto e si è trasformato in un mezzo di trasporto elettrico e non inquinante all’avanguardia. Sulle brevi distanze fa decisamente concorrenza alla bicicletta per comodità d’uso e praticità. Esistono ormai modelli molto attrezzati tecnologicamente che possono raggiungere quasi i 40 chilometri all’ora.

Un’enormità, se si pensa che questa era la velocità media dei vecchi modelli di motorino nel traffico quotidiano. Quanto occorre aspettare per una carica completa dello skateboard elettrico? A oggi circa 90 minuti ma nell’arco dei prossimi anni probabilmente parecchio di meno. L’estetica del classico skateboard non risente della sua mutazione in mezzo elettrico a tutti gli effetti. Il motore è collocato sulla ruota e visibile, quindi, solo dagli occhi più attenti.

LONGBOARD

Il classico monopattino è un evergreen. Sia per chi vuole muoversi in maniera ecologica che per coloro che, magari anche soltanto saltuariamente, vogliono divertisti e percorrere tragitti di media lunghezza abbastanza rapidamente. Da qualche tempo il celebre mezzo a due ruote è tornato in auge in versione elettrica.

Sono diversi i modelli disponibili sul mercato. Si va da quelli base, classici, che hanno un costo di circa 50 euro a quelli più evoluti, ossia gli elettrici. Questi ultimi però costano nettamente di più. Dai 170 euro circa fino a oltre 400. A questo livello stiamo parlando degli scooter elettrici a più alta definizione tecnologica.

SEGWAY

Prodotto come prototipo nel 2001, il Segway è una sorta di monopattino smart: “intelligente”. Possiede una pedana ampia sulla quale si sta in piedi dominando adeguatamente il percorso da fare. Segway è in grado di partire, fermarsi, fare retromarcia. Tutto grazie a semplici movimenti del corpo del guidatore. Sulla parte sinistra del manubrio c’è una manopola che consente di effettuare le curve, ma il trucco sta nel bilanciare il peso e effettuare i giusti piegamenti.

Bisogna dire la verità: questo mezzo di locomozione è utilizzato principalmente nei parchi e negli ampi spazi urbani. Più difficile muoversi con agilità sul Segway per le strade o i marciapiedi delle nostre città antiche e affollate. Nonostante esistano modelli dal costo molto elevato, superiore a 1000 euro, per chi volesse muoversi in questo modo innovativo ne esistono anche da 80 euro.

 

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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