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Prende un antidolorifico: sangue e unghie diventano blu, ecco cosa è successo

Un caso sanitario scioccante si è verificato ai danni di una paziente negli Stati Uniti. La giovane, 25 anni, ha assunto in dose massiccia – quasi un’intera confezione – pasticche di antidolorifico contro il mal di denti. Fin qui niente di strano, in realtà.

Se non che, al suo risveglio l’indomani mattina, la ragazza si è sentita debole e affaticata. Respirava con difficoltà, mentre la sua pelle e le sue unghie assumevano un colorito bluastro. Subito si è precipitata in ospedale. E quando i medici le hanno fatto un prelievo di sangue per indagare sulle sue condizioni, questo è risultato blu anziché rosso.

Così le è stata diagnosticata la metaemogloblina, una malattia che comporta una variazione della forma del ferro presente nel sangue. Il ferro, casi come questo, non si lega più all’ossigeno. Dagli esami è emerso infatti che il livello di ossigeno presente nel sangue della ragazza era solo al 67%, mentre solitamente è tra il 95 e il 100%. Questa ipossiemia avrebbe potuto avere gravi conseguenze, causando gravi danni al cervello o addirittura la morte.

Il caso è stato descritto dai dottori Otis Warren e Benjamin Blackwood, che hanno avuto in cura la 25enne nel pronto soccorso del Miriam Hospital di Providence, a Rhode Island, in uno studio pubblicato nei giorni scorsi sul New England Journal of Medicine, come riferisce la Cnn.

La loro paziente, scrivono i medici, appariva “cianotica”. Una condizione era dovuta a un agente paralizzante che la donna stava usando, ovvero la benzocaina presente nell’antidolorifico. Il dottor Warren ha subito riconosciuto che si trattava di metaemoglobinemia perché gli era capitato un caso simile in passato.

“Il colore della pelle sembrava esattamente lo stesso, lo vedi una volta, e rimane nella tua mente”, ha detto alla Nbc News. Così lui e Blackwood sono intervenuti subito con un farmaco noto come blu di metilene, che aiuta a pompare il sangue nell’ossigeno in tutto il corpo, e in pochi minuti la ragazza ha iniziato a sentirsi meglio. Gli esperti non sanno esattamente quali siano le cause della metaemoglobinemia, ma credono che sia una condizione che può essere trasmessa geneticamente dai membri della famiglia.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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