Esclusiva Velvet

Anton Giulio Grande tra moda e vita privata: “Chi è veramente, può anche apparire” [ESCLUSIVA]

VelvetMag ha incontrato in esclusiva per i suoi lettori lo stilista Anton Giulio Grande, presente da ben trent’anni nel panorama dell’alta moda italiana. Originario di Lamezia Terme, lascia a soli 17 ani la sua città per trasferirsi a Firenze, dove frequenta il Polimoda e successivamente il Fashion Institute a New York. A soli 20 anni fonda la sua omonima etichetta ed inizia a sfilare in tutto il mondo, ricevendo enormi consensi da parte della critica e del pubblico per i suoi abiti, che da sempre sono all’insegna della sensualità, dell’eleganza, della ricchezza di ricami, della teatralità e del lusso. Il designer si racconta in questa intervista esclusiva a cuore aperto parlando di moda, ma anche di amore, bullismo e amicizia.

Anton Giulio sei stato insignito pochi giorni fa del prestigioso Premio “La Loggia” a Firenze, come eccellenza nel mondo dell’alta moda italiana, quali emozioni hai provato? 

Splendide, adoro Firenze, qui ho mosso i miei primi passi come designer. Ho studiato al Polimoda ed ho organizzato proprio qui la mia prima sfilata.Firenze mi ha dato la possibilità di evadere dalla mia città d’origine, Lamezia Terme, e di poter costruire il mio percorso come stilista. Qui ho frequentato le lezioni di Umberto Eco sulla semiologia, di Franco Zeffirelli, di Micol Fontana.Esperienze formative e personali di altissimo livello.La mia è una famiglia borghese e avrebbe voluto per me una professionale più “istituzionale”. L’esigenza di creare abiti ha fatto sì che la mia arte divenisse il mio lavoro, che per me rappresenta la passione più grande della mia vita.

Anche Roma ha influenzato molto il tuo percorso professionale. Sei stato per diversi anni presente in calendario ad AltaRoma.

AltaRoma oggi è diventata una sperimentazione di lancio dei nuovi designer. I grandi stilisti come Valentino, Lancetti, Curiel e ora anche Balestra sono spariti. Ho iniziato a sfilare nella capitale nel 1997. E’ vero ho saltato diverse edizioni, ma ho fatto ben quattro volte le mie sfilate a Piazza di Spagna. All’epoca si respirava un allure che oggi possiamo solo immaginare.La capitale attuale è l’emblema di una grande decadenza.Io ho studiato Lettere Moderne, sono affascinato dalla bellezza di Roma e mi dispiace vedere questo degrado culturale.

La tua ultima collezione, presentata pochi giorni fa a Firenze, trae spunto da due luoghi diversi: Marrakesh e l’Argentina, perchè questa scelta?

Ho voluto creare un mix di culture e di stili diversi:l’Argentina con i suoi colori, il rosso sangue e l’ossessione di frange di seta e di perline in tutte le versioni. Ho disegnato abiti con grandi maniche di sbieco e tante frange mixate tra loro. A Marrakesch sono stato recentemente e sono rimasto affascinato dalla casa di Yves Saint Laurent, stilista che adoro. A lui dobbiamo l’invenzione del nude look, dello smoking femminile, del connubio di arte e moda. Dal Marocco ho acquisito la tecnica dei caftani. Ho fotografato i dettagli dei portoni di Marrakesch e li ho trasposti con dei ricami preziosi nei miei abiti da sera. Ho reinterpretato e corretto il caftano e lo ho reso sexy e moderno, aprendo le cuciture dei fianchi, creando con la parte dietro degli abiti una sorta di mantello ed inserendo come cintura un cordoncino di seta. Ho utilizzato il pizzo ma anche il lino e l’ho reso sensuale. Io disegno i miei abiti quando ho l’ispirazione e non per seguire il marketing. L’alta moda è un lusso ed il mio è quello di poter creare quando veramente ho l’esigenza di esprimere me stesso.Le mie muse sono donne dalla forte personalità: Marlene Dietrich, Greta Garbo e Nicole Kidman.

Cosa porti della tua regione, la Calabria, nella moda che proponi?

Sicuramente il bustier, la gonna di plissè, lo scialle con le frange, il colore nero, i ricami a nido d’ape, che sono i lietmotiv delle mie collezioni. Mi ricordano mia nonna quando intrecciava i fili di seta e cuciva i suoi abiti.

Per te conta più l’essere o l’apparire?

Solo l’essere può risultare snob, solo apparire è noioso e fine a se stesso. Una persona che è veramente può anche apparire. L’apparire deve essere naturale, i selfie, le esuberanze sui social network sterili ed inutili non mi appartengono. I mezzi di comunicazione devono essere utilizzati per comunicare qualcosa. Vedo alcuni professionisti che dovrebbero avere on line un atteggiamento diverso, mi aspetterei una compostezza più consona al ruolo che ricoprono. Io faccio lo stilista e ho scelto di metterci anche la faccia, perchè in primis sono il testimonial di me stesso.

Quanto ti affascina il mondo della tv?
Molto,ma soprattutto la tv del passato, in quella attuale mi riconosco poco. Essendo nato in provincia vedevo la tv, sognavo con le trasmissioni di Mina, delle sorelle Kessler, con il festival di Sanremo, le paillettes, i pizzi e le luci. Speravo un giorno di farne parte.Alla fine degli anni 90, inizio del 2000 ho vestito tutte le soubrette televisive del momento: Nina Moric, Belen Rodriguez, Anna Falchi, Manuela Arcuri, Alba Parietti.

Che ricordi hai della tua infanzia in Calabria?

Sicuramente positivi perchè sono stato circondato dall’amore della mia famiglia, ma ho subito dei brutti episodi di bullismo che non ho mai raccontato nè denunciato. All’epoca non se ne parlava, tornavo a casa, mi nascondevo e piangevo. I professori vedevano tutto questo ma non dicevano nulla.Ad 11 anni ho deciso che volevo diventare uno stilista famoso, volevo riscattarmi.

Come ti poni in amore e in amicizia?

Quando amo, amo fino all’eccesso, anche in maniera dannata. Ho avuto storie sbagliate, che sapevo già in partenza che non potevano durare, con persone impegnate e note. Ma io vivo di passioni, sono un leone. L’amore quando arriva è un grande privilegio anche se poi finisce, perchè poi ti rimarrà il ricordo delle splendide emozioni che hai provato.Ho ricevuto e scritto bellissime lettere d’amore. Adoro scrivere a mano così come disegnare. In amicizia ho avuto tante delusioni, sono stato circondato da molte persone solo per interesse. Comunque quando i rapporti finiscono non litigo, preferisco allontanarmi con silenzio, indifferenza e superiorità.

Quali saranno i tuoi prossimi progetti professionali?

Mi piacerebbe realizzare una linea di prêt-à-porter femminile di target medio/alto e creare l’essenza di un profumo con il mio nome.

Come ti vedi tra dieci anni? Come sarà la tua moda?

Sempre innamorato del mio lavoro, della vita. Sarò al servizio delle donne, che adoro, e alle quali tento di regalare bellezza e felicità realizzando per loro abiti esclusivi.Mi reputo una persona fortunata, sono cattolico e vivo la dimensione spirituale in maniera privata, leggendo le Sacre Scritture. Fra dieci anni sarò sempre emozionato da ciò che mi circonda, avrò sempre le mie insicurezze, ma anche la sindrome di Peter Pan.La mia donna sarà sempre femminile, sicura di sè, sensuale, splendida e dalla forte personalità. Dico sempre che una donna può diventare bella anche non essendolo, ma avendo un forte carattere.La mia musa si ergerà sempre su tacchi altissimi, non starà mai in un angolo e sarà l’assoluta protagonista della sua vita. Le donne sono il sesso bello del mondo e sono onorato di poter creare per loro abiti da sogno.

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

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