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Caso Siri, la reazione di Salvini: “I processi non si fanno sui giornali o in Parlamento…”

“I processi si fanno nei tribunali e non sui giornali o in Parlamento. Se invece decidiamo che uno si alza la mattina e dice questo è colpevole e questo no, questo è antipatico e questo è simpatico, allora chiudiamo i tribunali e diamo in mano a qualche giornale la possibilità di fare politica”.

Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto a Rtl ad una domanda su Siri. “Non faccio il giudice o l’avvocato e non ho gli elementi”, ha aggiunto, “dico solo che non è da paese civile che ci siano sui giornali fatti non a conoscenza degli indagati né dagli avvocati”.

Anche Berlusconi diceva che i processi non si fanno in parlamento o sui giornali. E mentre lo diceva, accomodandosi sulla lunghezza dei processi, continuava a mangiarsi il Paese. Dispiace che anche Salvini la pensi allo stesso modo. Non è questione di dove si fanno i processi, a nostro avviso, ma questione di opportunità politica”. Lo sottolineano fonti M5S replicando a Salvini secondo il quale “i processi non si fanno in Parlamento”.

Caso Armando Siri, Di Maio non molla: M5S e Lega sempre più distanti

(notizia d’archivio del 26 aprile 2019) Il caso del sottosegretario leghista Armando Siri, indagato per corruzione, alimenta una forte tensione fra M5S e Lega. “Siri si difenderà, sono sicuro che risulterà innocente ma intanto lavoriamo alla questione morale, alla sanzione politica” ha detto Luigi Di Maio il 25 aprile.

“Altrimenti – ha proseguito – che senso ha dire che si festeggia a Corleone, dicendo che si vuole eliminare la mafia. La mafia la elimini se tu dai l’esempio“. Il riferimento è a Matteo Salvini.

Il vicepremier e leader del Movimento 5 stelle ha detto la sua a margine della cerimonia per la Liberazione nella sinagoga romana di via Balbo. Salvini ieri è andato a Corleone (Sicilia), il paese di origine del boss Totò Riina, per “liberare l’Italia dalla mafia”. Di Maio, con un riferimento implicito all’inchiesta in corso sul sottosegretario leghista Armando Siri, ha aggiunto: “Puoi anche andare a Corleone a dire che vuoi liberare il Paese dalla mafia, ma per farlo devi evitare che la politica abbia anche solo un’ombra legata a inchieste su corruzione e mafia”.

Photo credits: Twitter

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