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Thailandia, si sveglia nella bara prima della cremazione: il video diventa virale

Donna si sveglia nella baraThailandia, si sveglia nella bara prima della cremazione -velvetmag.it

Una donna di 65 anni è stata trovata viva all’interno della propria bara poco prima della cremazione.

Durante una cerimonia funebre, il personale del tempio ha udito strani rumori provenire dall’interno della cassa che conteneva il corpo della signora Chonthirot, la presunta defunta. Inizialmente increduli, i presenti hanno presto realizzato che quei suoni erano in realtà dei colpi battuti dalla donna stessa, che in realtà non era morta.

Thailandia, si sveglia nella bara prima della cremazione

Svegliatasi all’interno del feretro, Chonthirot ha bussato con crescente insistenza, attirando l’attenzione dei familiari e del personale del tempio, che sono intervenuti prontamente per trarla in salvo. La donna è stata immediatamente trasportata in ospedale per una serie di controlli approfonditi.

Donna creduta morta si sveglia prima della cremazione

Thailandia, si sveglia nella bara prima della cremazione-velvetmag.it

Il fratello della signora ha raccontato che la donna era costretta a letto da circa due anni a causa di problemi di salute cronici. Negli ultimi tempi, la sua condizione era peggiorata al punto che aveva perso conoscenza. La mattina dell’accaduto, trovandola apparentemente priva di sensi e convinto che fosse deceduta per cause naturali, il fratello ha deciso di adagiarla nella bara e di procedere con il trasporto verso un ospedale di Bangkok.

L’obiettivo del viaggio, durato circa quattro ore, era duplice: rispettare la volontà della donna di donare i propri organi e accedere alla cremazione gratuita riservata alle famiglie meno abbienti. Tuttavia, una volta arrivati in ospedale, la richiesta di procedere con la cremazione è stata respinta a causa della mancanza di un certificato di morte ufficiale.

Di conseguenza, la famiglia si è rivolta al tempio Wat Prakhong Tham per ottenere il certificato necessario. È stato proprio in quel momento, mentre il responsabile spiegava le procedure, che sono giunti i rumori dalla bara, svelando la verità sorprendente: Chonthirot era ancora viva.

I medici hanno chiarito che la donna non aveva smesso di respirare, ma il suo stato di incoscienza era dovuto a un grave abbassamento del livello di zucchero nel sangue. Questo episodio di ipoglicemia profonda ha indotto uno stato simile al coma, ingannando il fratello e gli altri familiari che l’avevano creduta morta.

Questa situazione ha messo in evidenza le difficoltà e i rischi legati alla mancanza di adeguati accertamenti medici prima di certificare una morte, soprattutto in contesti rurali o tra famiglie economicamente svantaggiate. Nel caso di Chonthirot, l’assenza di mezzi e conoscenze per valutare correttamente le condizioni della donna ha rischiato di trasformare un grave episodio di malessere in una tragedia.

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