Rispondere alle mail, ai messaggi o alla chiamate dei colleghi dopo l’orario di lavoro non è legale. In questo Paese, infatti, la salute mentale dei lavoratori viene prima di tutto.
Nel contesto globale sempre più dominato dalla connettività continua e dalla cultura della reperibilità, il Portogallo si distingue per aver introdotto una normativa all’avanguardia che tutela il diritto dei lavoratori a disconnettersi dal lavoro fuori dall’orario d’ufficio.
Questa misura, conosciuta come “right to disconnect”, rappresenta una svolta significativa nel bilanciamento tra vita professionale e privata, con implicazioni che già stanno generando dibattito anche in altri Paesi europei, tra cui l’Italia.
Il Paese dove è diventato illegale contattare i colleghi dopo l’orario di lavoro
In un’epoca in cui le app di messaggistica istantanea e le email aziendali hanno cancellato i confini temporali tra lavoro e tempo libero, il Portogallo ha deciso di intervenire con una normativa che rende il contatto tra datori di lavoro, colleghi e dipendenti fuori dall’orario lavorativo illegale, salvo casi di emergenza comprovata.

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La legge impone quindi alle aziende, soprattutto quelle con più di dieci dipendenti, di rispettare rigorosamente il diritto di ogni lavoratore a non essere disturbato dopo la fine della giornata lavorativa o durante i fine settimana. Questa regolamentazione nasce dalla necessità di contrastare il sempre più diffuso rischio di burn out tra i dipendenti.
Il Portogallo ha stabilito che le aziende che violano questa legge sono soggette a multe molto severe, misura che sottolinea la volontà delle autorità di garantire un’efficace applicazione della normativa. La sanzione pecuniaria rappresenta un deterrente concreto per impedire pratiche abusive di contatto fuori orario, spesso giustificate dalla cultura lavorativa dell’iperconnessione.
La legge, oltre a tutelare i singoli lavoratori, spinge le imprese a rivedere le proprie politiche interne e le modalità di comunicazione, promuovendo un ambiente lavorativo più sano e sostenibile. Si tratta di un passo avanti rispetto a una prassi diffusa che vedeva la disponibilità continua come segno di dedizione e impegno, a scapito del benessere personale.
In Italia molti lavoratori, invece, spesso si sentono in dovere di rispondere a messaggi e email anche tardissimo, alimentando un senso di colpa e difficoltà nel gestire il tempo dedicato alla famiglia e al riposo. Nonostante alcune iniziative legislative in materia di smart working e tutela della salute sul lavoro, il diritto a disconnettersi non è ancora riconosciuto esplicitamente come in Portogallo.

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