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Il cammino del Paradiso esiste per davvero ed è una passeggiata magica tra fede e natura

Il cammino del ParadisoE' questo uno dei sentieri più belli di Italia

Nel cuore dell’Abruzzo, tra la storia e la natura incontaminata, prende vita un itinerario unico tra spiritualità e paesaggi suggestivi.

Questo percorso, articolato in dieci tappe, si snoda tra borghi medievali e luoghi di profonda devozione, offrendo a pellegrini e camminatori un’esperienza di fede e riflessione immersa nella bellezza naturale della regione.

Il Cammino del Paradiso attraversa località simboliche della Marsica, partendo da Tagliacozzo, paese noto per custodire la tomba di Tommaso da Celano, primo biografo di San Francesco d’Assisi. Da qui si prosegue verso Castelvecchio Subequo, dove è conservata una preziosa reliquia contenente il sangue delle stimmate di San Francesco, per poi raggiungere Sulmona, città legata alla figura di San Celestino V, e infine il convento del Paradiso a Tocco da Casauria e l’antica Abbazia di San Clemente a Casauria.

Questa iniziativa, sostenuta dalla Pastorale Giovanile della diocesi di Avezzano e guidata da don Antonio Allegritti, ha visto la partecipazione di un gruppo eterogeneo di pellegrini, inclusi giovani provenienti da diverse regioni d’Italia, pronti a mettersi in cammino tra storia, fede e natura. La volontà è quella di riscoprire il valore del cammino come spazio d’incontro con Dio e con sé stessi, in linea con l’invito di papa Francesco a essere “chiesa in uscita”.

Il cammino come esperienza di rinascita e scoperta

Il racconto di Fabrizio Pietrosanti, guida dei pellegrini lungo le tappe marsicane, restituisce la profondità di un’esperienza che va oltre il semplice trekking. Partiti da Cappadocia, il gruppo ha attraversato paesaggi ricchi di storia e natura, come i boschi dei Monti Simbruini, le sorgenti del fiume Imele e la valle che ospita il massiccio Velino-Sirente. La camminata si è trasformata in un’occasione per meditare, confrontarsi e vivere il presente con consapevolezza.

Tagliacozzo, uno dei centri più suggestivi del percorso, accoglie i pellegrini con la sua atmosfera medievale e le testimonianze di fede che custodisce, come la chiesa della Madonna del Soccorso e il duomo dedicato ai Santi Cosma e Damiano. Qui, grazie all’accoglienza di persone come il professor Franco Salvatori e don Emidio, si ricordano figure straordinarie come Don Gaetano Tatalo, riconosciuto “Giusto tra i Giusti” per il suo impegno durante il nazifascismo.

L’itinerario prosegue verso Scurcola Marsicana, teatro della storica battaglia di Tagliacozzo, e attraversa territori di grande valore ambientale e culturale, come la piana del Fucino, un tempo occupata da un vasto lago prosciugato nell’Ottocento, oggi importante area agricola e sede del Fucino Space Center, uno dei principali centri di telecomunicazioni satellitari in Europa.

Il Cammino del Paradiso si inserisce in un più ampio fenomeno di riscoperta del camminare come pratica di benessere fisico e spirituale

Tra cammino spirituale e turismo lento (www.velvetmag.it)

Il Cammino del Paradiso si inserisce in un più ampio fenomeno di riscoperta del camminare come pratica di benessere fisico e spirituale, che coinvolge sempre più persone alla ricerca di un turismo lento, sostenibile e autentico. Come sottolinea Franco Salvatori, esperto del territorio e promotore dell’iniziativa, l’Abruzzo offre numerosi itinerari con tradizioni secolari, come il Tratturo Magno e la Via degli Abruzzi, che meritano una valorizzazione maggiore anche a livello nazionale.

L’esperienza di Laura Gottardo, una delle partecipanti, sintetizza il senso profondo del cammino: “È stato un viaggio che ha unito la fatica del camminare alla bellezza del paesaggio e alla condivisione. Abbiamo imparato a rallentare, a gustare ogni istante e a trovare conforto nella presenza di Gesù lungo il percorso. Nonostante le difficoltà e le norme anti-Covid, è stata una rinascita di speranza e di fede.”

Il cammino, che si snoda tra testimonianze storiche e spirituali di San Francesco e San Celestino V, si conferma così come un’occasione per riscoprire la ricchezza del territorio abruzzese, le sue tradizioni e la sua capacità di accoglienza, in un tempo in cui il contatto diretto con la comunità e la natura divengono elementi fondamentali per rigenerare corpo e spirito.

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