Ecco quali sono i capi e gli abbinamenti da evitare per valorizzare la silhouette e apparire più slanciate senza rinunciare allo stile.
Non solo diete ferree o esercizi estenuanti: attraverso gli abiti che indossiamo possiamo apparire più magre, o nel caso peggiore, facendo degli errori, più larghe e sproporzionate. I vestiti sono più di una moda, o nel senso più pratico, un modo per coprirci: possono essere la strategia per mostrare come vogliamo la nostra forma fisica.
Eppure, chi è a conoscenza degli strumenti per “giocare” a proprio favore? Ben poche, tant’è vero che spesso e volentieri, soprattutto se non c’è nessuno vicino pronto a dirci la verità senza filtri, si finisce con cadere in pasticci di stile che affossano non solo la propria bellezza, ma anche l’autostima. Se la moda detta delle regole, non è detto che siano uguali per tutte. Ogni donna ha i suoi pregi e i suoi difetti: basta valorizzare i primi e nascondere i secondi. Come si fa?
Idee e suggerimenti per non sbagliare
Per orientarsi nei labirinti di tessuti, delle lunghezze e dei modelli, è utile conoscere i capi che tendono a ingrandire la figura e le alternative più adatte a creare un effetto slanciato. Non si tratta di seguire regole rigide, ma di scegliere con consapevolezza, evitando errori comuni che possono pesare visivamente più di qualche chilo.

Gonne, maglioni e scarpe giuste allungano e slanciano la figura – velvetmag
Gli abiti troppo attillati, tanto per cominciare, evidenziano ogni curva, comprese quelle che vorremmo minimizzare. Se a questo aggiungiamo righe orizzontali, scollature profonde o lunghezze troppo corte, il risultato rischia di essere sgradevole e poco elegante. L’alternativa ideale sono abiti leggermente sagomati ma mai costrittivi, con tagli verticali o linee morbide che allungano la figura senza comprimere. I jeans aderenti inoltre, sono perfetti per chi ha un fisico equilibrato, ma se le proporzioni non sono armoniose, tendono a stringere troppo cosce e fianchi, facendo apparire più massicce le gambe. Meglio scegliere pantaloni a gamba dritta o leggermente svasata, in tinta unita, evitando stampe vistose che amplificano le zone critiche.
E poi i pantaloni che finiscono a metà polpaccio, i cosiddetti amati e odiati “pinocchietti”. Esplosi negli anni Novanta, tengono botta ancora adesso in estate, ma interrompono la linea della gamba, accorciandola visivamente. Lo stesso vale per le gonne a ruota, soprattutto se decorate con pieghe o stampe ampie: invece di slanciare, tendono a creare un effetto “allargato”. La regola è prediligere tagli che seguono la linea naturale della gamba e gonne che cadono appena sopra o sotto il ginocchio, senza eccessi di volume.
Con il freddo i cappotti troppo imbottiti o maglioni oversize hanno l’effetto di creare masse informe attorno al corpo, nascondendo le forme naturali. Se il freddo è intenso, è consigliabile optare per modelli sagomati o con cintura in vita, in modo da contenere il volume senza sacrificare il calore. E infine le scarpe: tacchi troppo larghi, zeppe o cinturini alla caviglia interrompono la linea della gamba e aggiungono peso visivo. L’ideale sono scarpe a punta o toni nude, che allungano e slanciano la silhouette. Lo stesso vale per le collane: un girocollo può accorciare un collo già corto, mentre una scollatura a V con ciondolo aiuta a dare verticalità.

Quali sono i vestiti che ingrassano? - velvetmag











