La stiratura giapponese rappresenta dunque una soluzione permanente e affidabile per chi desidera capelli lisci e luminosi.
Nel panorama delle tecniche per ottenere capelli lisci e privi di crespo, la stiratura giapponese continua a rappresentare una delle soluzioni più efficaci e durature disponibili sul mercato.
Riconosciuta anche come ricondizionamento termico, questa procedura chimica permanente si distingue per la sua capacità di modificare in modo definitivo la struttura del capello, garantendo risultati che resistono fino alla ricrescita naturale.
Che cos’è la stiratura giapponese e come funziona
La stiratura giapponese si basa su un processo chimico e termico che ristruttura i legami di solfuro all’interno del capello. Come spiega la dermatologa Hadley King, il trattamento utilizza una miscela di sostanze chimiche e calore per rompere e riformare questi legami, trasformando i capelli naturalmente mossi o ricci in una chioma liscia e setosa.
Si tratta di un procedimento permanente, a differenza di altri trattamenti come il blowout brasiliano o la cheratina, che agiscono solo temporaneamente e senza modificare in modo definitivo la struttura del capello.

Il procedimento che va seguito – velvetmag.it
L’hairstylist Joseph Maine, noto per la sua esperienza con clienti di alto profilo, evidenzia come la stiratura giapponese renda i capelli non solo lisci ma anche più resistenti all’umidità e al crespo, donando una lucentezza duratura. Inoltre, a differenza di altri trattamenti chimici, questo metodo solitamente non prevede l’uso di formaldeide, sostanza associata a irritazioni cutanee e problemi respiratori.
Vantaggi e limiti del trattamento
Tra i principali vantaggi della stiratura giapponese vi è la praticità di una chioma liscia senza necessità di styling quotidiano con piastre o phon. La durata del risultato può estendersi per mesi, richiedendo ritocchi solo al momento della ricrescita, generalmente ogni 6-12 mesi. Il trattamento è indicato soprattutto per chi ha capelli robusti, sani e non sottoposti recentemente a decolorazioni o altri trattamenti aggressivi.
Tuttavia, non mancano criticità da considerare. La dermatologa King avverte che la stiratura può indebolire o seccare i capelli, in particolare se già fragili o trattati chimicamente in passato. Inoltre, il trattamento è lungo, costoso (tra i 300 e i 500 euro a seduta) e limita la possibilità di cambiare frequentemente look, poiché non consente di ottenere onde o ricci. Joseph Maine sottolinea che chi ha capelli sottili o fortemente decolorati dovrebbe evitarlo, per non compromettere la salute della chioma.
Procedura e cura post-trattamento
La stiratura giapponese richiede diverse ore di lavoro in salone e si articola in sette fasi, dalla detersione con shampoo chiarificante all’applicazione della soluzione chimica, fino al fissaggio tramite stiratura e neutralizzazione. Il processo deve essere eseguito esclusivamente da professionisti esperti per garantire sicurezza ed efficacia.
Dopo il trattamento è fondamentale seguire alcune accortezze: evitare di legare, piegare o lavare i capelli per almeno 48 ore, utilizzare shampoo delicati privi di solfati e adottare prodotti termoprotettori quando si ricorre a strumenti di styling a caldo. Per mantenere la chioma morbida e idratata, è consigliabile l’uso regolare di maschere nutrienti e balsami leave-in, oltre a tagli frequenti e trattamenti condizionanti.

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