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Cosa è il nuovo tormentone six-seven che spopola tra i ragazzi. Cosa significa e perché lo dicono

Originato negli Stati Uniti, questo tormentone ha conquistato rapidamente anche l’Italia, lasciando molti adulti perplessi e incapaciLa diffusione del fenomeno «six-seven» nelle scuole italiane e americane (www.velvetmag.it)

Negli ultimi mesi, un curioso fenomeno linguistico ha attraversato le scuole italiane, coinvolgendo soprattutto adolescenti e preadolescenti.

Originato negli Stati Uniti, questo tormentone ha conquistato rapidamente anche l’Italia, lasciando molti adulti perplessi e incapaci di comprendere il suo significato reale.

Il fenomeno «six-seven» si manifesta in una varietà di contesti scolastici e sportivi, spesso in modo spontaneo e senza un nesso apparente con la situazione in cui viene pronunciato. Gli studenti italiani, così come i loro coetanei americani, tendono a esclamare «six-seven» quando si trovano davanti ai numeri 6, 7 o 67 – ad esempio in pagine di libri, risultati di esercizi o numeri sulle maglie sportive. In questi casi, può partire un coro o un cantilenato della frase, accompagnato talvolta da un gesto con le mani che simula una bilancia, come se si stessero valutando due opzioni.

Non è raro, però, che l’espressione venga usata senza alcun riferimento numerico, come una sorta di intercalare o riempitivo simile a espressioni italiane come «daje» o «ci sta». Alcuni ragazzi la impiegano per indicare qualcosa di «così così», qualcosa di gradevole ma non eccezionale. La varietà di utilizzi e la mancanza di un significato preciso hanno alimentato la confusione tra insegnanti e genitori, che spesso faticano a interpretare questa nuova forma di slang giovanile.

Interviste condotte da testate italiane come Il Post hanno rilevato che, a partire da ottobre 2025, un numero crescente di professori e genitori ha iniziato a sentire questa espressione nelle scuole di varie regioni d’Italia. La diffusione del fenomeno, tuttavia, non è omogenea: in alcune classi è usata anche dalle ragazze, mentre in altre è associata soprattutto ai ragazzi più vivaci o a quelli che vogliono attirare l’attenzione.

Origine e popolarità internazionale di «six-seven»

La genesi di «six-seven» è riconducibile a un brano musicale pubblicato nel dicembre 2024 dal rapper di Philadelphia Skrilla, intitolato “Doot doot”. Nel ritornello della canzone, l’artista pronuncia i numeri 6 e 7 in modo cantilenante, senza mai spiegare il loro significato. Nonostante ciò, il pezzo ha ottenuto grande popolarità su piattaforme come TikTok e Instagram, diventando la base sonora di numerosi video, soprattutto in ambito sportivo.

Il fenomeno ha trovato terreno fertile negli Stati Uniti, in particolare tra i giocatori di pallacanestro, dove il numero «6’7”» (sei piedi e sette pollici) equivale a circa due metri di altezza, un valore tipico per molti atleti professionisti. Il tiktoker e giocatore universitario Taylen Kinney è uno dei principali diffusori del meme, utilizzandolo frequentemente nei suoi video e interviste, accompagnando la frase con il gesto della bilancia.

La viralità di questo tormentone ha travalicato il mondo dello sport, entrando nella cultura pop americana. A metà ottobre 2025, la popolare serie animata South Park ha dedicato un episodio intero a una parodia di una setta di bambini che venerano il numero 67, sottolineando l’irriverenza e l’assurdità del fenomeno. Anche videogiochi molto seguiti come Clash Royale e Overwatch 2 hanno inserito il gesto associato a «six-seven» tra le emote disponibili, mentre aziende di vario genere ne hanno fatto riferimento nelle proprie campagne di comunicazione.

six seven

Il mistero del significato e la reazione degli adulti (www.velvetmag.it)

Nonostante la diffusione capillare, il significato di «six-seven» rimane volutamente nebuloso e sfugge a una definizione precisa. Gli esperti di linguistica e i curatori di grandi dizionari digitali come Dictionary.com hanno riconosciuto che è praticamente impossibile attribuire un senso univoco a questo termine, definendolo «insignificante, onnipresente e privo di senso». Nel 2025, Dictionary.com ha addirittura scelto «67» come parola dell’anno, proprio per il suo carattere eclettico e indefinibile.

La confusione degli adulti è stata ampiamente documentata anche da testate internazionali come il Washington Post e il New York Times, che hanno intervistato i giovani utenti del meme. Le risposte degli adolescenti hanno solo aumentato il mistero: molti hanno ammesso che «six-seven» non significa nulla, ma viene usato per divertimento o come espressione di complicità tra coetanei.

Commentatori come Ryu Spaeth su The Cut hanno interpretato questo slang come un modo per i ragazzi di costruire un proprio linguaggio segreto, una barriera che li separa simbolicamente dai genitori e dagli insegnanti. Questo tipo di gergo, privo di un significato concreto, serve a creare una comunità esclusiva, uno spazio di libertà in cui sentirsi accolti e compresi.

Joshua Rothman, sul New Yorker, ha suggerito che l’ossessione per «six-seven» rispecchi più il bisogno di socializzare e di trovare momenti di leggerezza tra coetanei, considerando le difficoltà sociali tipiche dell’infanzia e dell’adolescenza. Internet ha amplificato queste dinamiche, ma non le ha inventate: siamo ancora esseri umani che cercano modi per relazionarsi e divertirsi insieme.

diffusione in Italia

Il fenomeno «six-seven» in Italia: tra accoglienza e diffidenza (www.velvetmag.it)

In Italia, la ricezione di «six-seven» è variegata. Mentre in alcune scuole e classi è accolto come un gioco linguistico che diverte e crea legami tra studenti, in altre è visto con fastidio o addirittura disprezzo, considerato un «comportamento da scemi». Alcuni ragazzi italianizzano l’espressione, traducendola in «sei-sette», ma la maggior parte preferisce mantenere la dizione inglese, probabilmente per il suo fascino esotico e misterioso.

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