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Lo chiamano “percorso dell’anello”, è uno dei più romantici e misteriosi al mondo (ed è in Italia)

lago d'orta il percorso ad anelloLo chiamano "percorso dell'anello", è uno dei più romantici e misteriosi al mondo (ed è in Italia) - velvetmag.it

Un cammino ad anello attorno al Lago d’Orta racconta storia, natura e spiritualità in cinque tappe tra borghi, boschi e vedute incantevoli.

Il Lago d’Orta è uno di quei luoghi capaci di conservare, quasi intatto, il fascino di un’epoca lontana. Nell’Ottocento fu una meta privilegiata del Grand Tour, il viaggio di formazione che portava giovani aristocratici europei a scoprire l’Italia.

Tra queste rive passarono Stendhal, Balzac, Nietzsche, Hemingway: tutti attratti dalla quiete di un piccolo specchio d’acqua che sembrava custodire una bellezza segreta, più discreta rispetto alle vicine località alpine e ai grandi laghi prealpini.

Oggi quello stesso fascino riaffiora in un percorso ad anello che segue l’intero perimetro del lago, un tracciato di 115 chilometri suddiviso in cinque tappe, pensato per essere affrontato in modo lento e attento.

Lago d’Orta, un cammino che abbraccia storia, natura e borghi sospesi

Il “percorso dell’anello”, conosciuto come Grand Tour del Lago d’Orta, inizia a Borgomanero, cittadina facilmente raggiungibile e punto d’ingresso naturale verso le colline circostanti. La prima tappa segue il corso dell’Agogna e conduce verso Miasino, tra boschi di latifoglie e prima apertura sul blu del lago. È un tratto che offre una transizione dolce: dalla dimensione urbana si scivola poco a poco in un paesaggio più raccolto, dove i rumori si attenuano ei profili del Mottarone iniziano a definire l’orizzonte.

La seconda tappa attraversa castagneti secolari e piccoli nuclei abitati sorti ai piedi della montagna. Sentieri antichi, in parte lastricati, incrociano mulattiere percorse un tempo da contadini e contadini. È il segmento che mette maggiormente in dialogo il cammino con la vita quotidiana del territorio. Il terzo giorno il percorso entra nel cuore dell’artigianato locale, sfiorando la lingua di terra che separa il lago d’Orta dal lago Maggiore. Qui si raggiunge Omegna, città natale di Gianni Rodari, dove le botteghe raccontano ancora una tradizione industriale che ha segnato l’identità di tutta la zona.

lago d'orta il percorso ad anello

Lago d’Orta, un cammino che abbraccia storia, natura e borghi sospesi – velvetmag.it

La tappa successiva corre lungo la sponda occidentale del lago, la più impervia. I dirupi delle Alpi Cusiane scendono quasi a toccare l’acqua, e il sentiero alterna tratti ripidi a terrazze naturali che offrono vedute ampie e luminose. È la parte più scenografica del cammino, quella che mette alla prova ma ricompensa generosamente. Infine, l’ultima giornata attraversa le colline vitate di Maggiora e riporta a Borgomanero, chiudendo un anello che non racconta solo un territorio, ma un modo di viaggiare: discreto, meditativo, profondamente legato ai ritmi della natura.

Il percorso si intreccia con due storiche vie devozionali: il Cammino di san Carlo e il Cammino di san Bernardo delle Alpi. Entrambi attraversano le province del Piemonte toccando santuari, antiche mulattiere e alcuni tra i più importanti Sacri Monti. Complessi artistici e spirituali che nel 2003 sono stati riconosciuti dall’UNESCO. Il loro incontro con il tragitto del lago offre un livello ulteriore di lettura, dove il viaggio a piedi diventa occasione per immergersi in un patrimonio culturale stratificato.

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