Borghi da visitare (www.velvetmag.it) In Italia esiste un patrimonio di borghi che sfidano la geometria tradizionale dell’urbanistica, offrendo vedute aeree sorprendenti.
Dai rilievi montani della Sicilia alle rive lacustri del Lazio, queste località raccontano storie antiche attraverso configurazioni architettoniche evocative, dove l’ispirazione artistica e la natura si fondono in un’unica visione. Ecco una panoramica aggiornata dei borghi più singolari d’Italia, con un approfondimento su due protagonisti di questa straordinaria geografia immaginifica: Centuripe e Castel di Tora.
Borghi italiani: architetture che sfidano la realtà
In tutta la Penisola, ci sono borghi le cui forme, viste dall’alto, sembrano disegni di un mondo sospeso tra realtà e fantasia. Centuripe, in Sicilia, si distingue per la sua conformazione che ricorda un gigante addormentato, con strade che si intrecciano come vene di pietra su un altopiano a 730 metri di altitudine. La sua posizione permette di abbracciare con lo sguardo il maestoso Etna e le vallate circostanti, facendo sembrare il borgo quasi un’entità vivente che riposa ai piedi del vulcano.
Centuripe e Val di Tora (www.velvetmag.it)
Nel Lazio, sulle sponde del lago artificiale del Turano, Castel di Tora si presenta come una tartaruga che emerge lentamente dall’acqua. Il suo borgo medievale, con case in pietra a vista e tetti in laterizio, si adagia su un promontorio roccioso, mentre il ponte che lo collega alla terraferma diventa il collo che si protende verso la riva. Questo borgo, circondato dalla Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, è immerso in un paesaggio incontaminato, con boschi fitti e profumi intensi di ginestre e timo. La sua struttura architettonica è rimasta intatta nel tempo, conferendo al centro storico un’atmosfera sospesa tra storia e magia.
Altri borghi dalle forme sorprendenti
Accanto a Centuripe, l’Italia custodisce altri borghi con configurazioni uniche, come Montefioralle nel Chianti, che si apre come un occhio sulle colline toscane, o Rocca Calascio in Abruzzo, che si stende maestosa come un drago di pietra sull’Appennino. Vallo di Nera in Umbria si avvolge su sé stesso in una spirale quasi perfetta, mentre Palmanova in Friuli-Venezia Giulia si distingue per la sua pianta a stella a nove punte, esempio di architettura rinascimentale militare. Infine, Castelmezzano in Basilicata, incastonato tra le Dolomiti Lucane, sembra un nido d’aquila che si fonde con la roccia circostante.
Questi borghi rivelano come la geografia, la storia e l’arte possano intrecciarsi per creare paesaggi urbani che vanno oltre la semplice funzionalità, trasformandosi in racconti visivi di un’Italia che continua a stupire con la sua capacità di unire natura e immaginazione.
