Dai camei nascosti al misterioso A113: i dettagli ricorrenti che collegano i film Pixar e raccontano un universo pieno di rimandi.
Chi ama i film Pixar sa che ogni pellicola è più di una semplice avventura animata: è un terreno di gioco in cui gli animatori si divertono a lasciare tracce, segnali, piccoli segreti pensati per ricompensare gli spettatori più attenti. Nel tempo questa consuetudine è diventata una forma d’arte, un linguaggio interno fatto di simboli e apparizioni che attraversano i decenni, dai primi passi di Toy Story fino alle opere più recenti.
L’idea che l’intero catalogo Pixar fosse collegato non è nuova. I fan la inseguono da anni, costruendo mappe e teorie che tentano di legare robot, mostri, pesci parlanti e giocattoli senzienti in un’unica grande timeline. Per molto tempo è sembrato un gioco divertente, niente più di una caccia al tesoro collettiva. Poi Pixar ha deciso di alimentare quella curiosità pubblicando un video che raccoglie decine di easter egg disseminati nei film, quasi una conferma silenziosa che quei fili non erano messi lì per caso.
Il fascino di questi dettagli sta nella loro apparente discrezione. A volte passano sullo schermo per una frazione di secondo, altre si nascondono in un’ombra o in un angolo di scenografia.
I fili nascosti che uniscono l’universo Pixar
Uno degli esempi più emblematici riguarda una scena di Alla ricerca di Dory, dove una bambina ricorda in modo evidente Riley di Inside Out. Una scelta che non disturba la storia, ma suggerisce una continuità affascinante tra mondi apparentemente distanti.
Quando si parla di easter egg Pixar, pensiamo subito al camion del Pizza Planet. È forse il simbolo più riconoscibile del loro gioco di rimandi: appare ovunque, da Monsters & Co. a Ratatouille, passando per Brave. A volte è perfettamente integrato nella scena, altre è un’apparizione fugace.

I fili nascosti che uniscono l’universo Pixar – velvetmag.it – credit youtube
Accanto al camion c’è il celebre numero A113, una sigla diventata leggenda. È la stanza del California Institute of the Arts dove molti animatori Pixar hanno mosso i primi passi. Da Toy Story a Cars, da Gli Incredibili a Wall-E, quel codice compare come un omaggio alle origini, un modo per ricordare il punto da cui tutto è iniziato.
Il video pubblicato da Pixar rende ancora più evidente la rete di collegamenti interni. Mostra Arlo e Dory che fanno capolino in un’inquadratura di Monsters & Co., Sulley che ritrova spazio tra le trame di Brave, Lotso da Toy Story 3 nascosto in una scena di Up, fino ai richiami sottili tra Ratatouille e WALL·E, dove ambienti e oggetti condividono la stessa impronta visiva. Questo piccolo dettaglio fa davvero la differenza: non è un semplice cameo, ma un tassello che rafforza l’idea di un universo coerente, creato con cura e con un certo gusto per il gioco.

Dal Pizza Planet Truck al numero A113: i dettagli ricorrenti nei film Pixar - velvetmag.it - credit youtube












