La sindrome alfa-gal ha attirato sempre più attenzione nel campo medico per la sua natura tanto insolita quanto pericolosa.
Questa condizione allergica, legata a una reazione immunitaria sviluppata dopo il morso di una zecca, può trasformarsi in una minaccia letale se non riconosciuta tempestivamente.
Recenti aggiornamenti scientifici hanno confermato casi di decessi correlati a questa patologia, suscitando preoccupazione e stimolando ulteriori ricerche.
La sindrome alfa-gal
La sindrome alfa-gal si manifesta come un’allergia ritardata alla carne rossa, scatenata dall’introduzione nel corpo di una molecola chiamata galattosio-alfa-1,3-galattosio (alfa-gal), presente nei tessuti di mammiferi non umani. Il veicolo di questa molecola è spesso il morso di alcune specie di zecche, in particolare quelle appartenenti al genere Ixodes, molto diffuse in diverse aree geografiche, tra cui alcune regioni italiane.
Dopo il morso, il sistema immunitario di alcune persone può sviluppare una risposta anomala, con sintomi che variano da lievi reazioni cutanee a forme gravi di anafilassi. Un elemento cruciale è il ritardo temporale tra l’esposizione alla carne rossa e la comparsa dei sintomi, che può avvenire anche diverse ore dopo il pasto, complicando la diagnosi.

Rischi e casi recenti (www.velvetmag.it)
Negli ultimi anni, sono stati documentati casi estremamente gravi di persone che, colpite da questa allergia, hanno subito reazioni fatali. Il meccanismo alla base di tali eventi è un’improvvisa e intensa reazione allergica che può portare a shock anafilattico e morte se non trattata immediatamente. Tra i fattori di rischio emergono l’esposizione frequente alle zecche e una predisposizione individuale ancora oggetto di studio.
Un caso emblematico ha riguardato un uomo morso da una zecca in una zona rurale dell’Italia settentrionale, che ha sviluppato una grave allergia alla carne rossa culminata in un episodio letale. Questo episodio ha riacceso i riflettori su una sindrome ancora poco conosciuta dal grande pubblico ma potenzialmente pericolosa.
Diagnosi e prevenzione della sindrome alfa-gal
La diagnosi della sindrome alfa-gal si basa su test immunologici specifici che rilevano la presenza di anticorpi IgE contro la molecola alfa-gal. Data la rarità e la natura ritardata dei sintomi, è fondamentale che medici e pazienti siano consapevoli di questa condizione per poterla riconoscere e gestire correttamente.
Per la prevenzione, è indispensabile evitare l’esposizione alle zecche, soprattutto nelle stagioni e nelle zone a rischio. L’uso di repellenti, abbigliamento protettivo e controlli frequenti della pelle dopo attività all’aperto sono misure raccomandate. In caso di morso, è importante monitorare eventuali sintomi e consultare un medico se compaiono reazioni insolite dopo l’assunzione di carne rossa.
Gli esperti raccomandano inoltre un’attenta valutazione dietetica nei soggetti sensibilizzati, poiché la reintroduzione di carne rossa può provocare gravi reazioni allergiche.

una reazione allergica insolita(www.velvetmag.it)










