Si é svolto un evento che celebra la diversità e l’unicità degli animali, con il titolo: il cane più brutto del mondo.
Quest’anno, il riconoscimento è stato assegnato nuovamente a un esemplare di pechinese, un piccolo cane di otto anni chiamato Wild Thang, che ha conquistato il pubblico e la giuria con la sua storia e il suo aspetto singolare.
Wild Thang proviene da Coos Bay, nell’Oregon, e ha partecipato al concorso per la sesta volta, riuscendo finalmente a vittoria. La sua immagine insolita è il risultato di una malattia congenita che lo ha colpito poche settimane dopo la nascita. A sole dieci settimane, infatti, il cane ha subito un arresto nella crescita dei denti e ha sviluppato un disturbo muscolare alla zampa, condizioni che hanno contribuito a conferirgli un aspetto fuori dagli schemi ma al contempo affascinante.
La sua proprietaria, Ann Lewis, ha raccontato più volte come la convivenza con Wild Thang abbia insegnato a molti a guardare oltre l’estetica tradizionale, sottolineando l’importanza di accettare e amare gli animali per ciò che sono realmente. La loro vittoria non è solo un riconoscimento estetico, ma un simbolo di inclusione e di sensibilizzazione verso il benessere animale.
Il significato profondo del concorso
Il concorso del cane più brutto del mondo, che si tiene ogni anno durante la Sonoma-Marin Fair di Petaluma, ha un’importanza che va ben oltre la semplice gara. Nato più di cinquant’anni fa, l’evento si propone di valorizzare tutti gli animali, indipendentemente dal loro aspetto fisico, e di promuovere l’adozione come forma di amore e responsabilità verso gli animali meno fortunati.
Quest’anno, insieme al titolo, Wild Thang e Ann Lewis hanno ricevuto un premio in denaro di 5 mila dollari (circa 4.600 euro) e sono stati ospiti del programma televisivo The Today Show della NBC, un’occasione importante per diffondere ulteriormente il messaggio del concorso.

La storia attuale di Wild Thang e Ann Lewis (www.velvetmag.it)
Dopo il successo ottenuto nel 2024, Wild Thang continua a essere un simbolo di resilienza e unicità. Nonostante le sfide legate alla sua condizione fisica, il piccolo pechinese si mantiene in buona salute grazie alle cure dedicate di Ann Lewis, che ha dichiarato di voler utilizzare la popolarità del cane per sensibilizzare quante più persone possibile sull’adozione responsabile
La loro storia ha suscitato interesse anche a livello internazionale, dimostrando come l’amore e la cura possano superare qualunque barriera estetica o fisica. Con un’età che ormai ha raggiunto otto anni, Wild Thang si gode la sua fama e continua a partecipare a eventi che promuovono la diversità nel mondo animale.

Concorso cani(www.velvetmag.it)) 











