Nel cuore delle Prealpi Carniche, immerso in un contesto naturale di rara bellezza, si trova un luogo che permette di fare un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta dell’uomo di Neanderthal e della preistoria italiana. A Clauzetto, in provincia di Pordenone, si estende il borgo delle grotte dell’uomo di Neanderthal, un sito archeologico e naturalistico di eccezionale valore, dove storia, natura e avventura si fondono.
Il borgo delle grotte dell’uomo di Neanderthal: un viaggio tra natura e archeologia
A circa 500 metri sul livello del mare, le grotte di Pradis rappresentano una delle testimonianze più importanti della presenza umana preistorica in Italia. Queste cavità, di origine carsica, sono immerse in un paesaggio incontaminato e costituiscono un vero e proprio museo a cielo aperto, accessibile a chi desideri vivere un’esperienza immersiva senza rinchiudersi tra le mura di un museo tradizionale.
Tra le meraviglie di questo luogo spicca un orrido naturale formato dal torrente Cosa, raggiungibile tramite una discesa di 207 scalini, un percorso che richiede scarpe adeguate per la sua scivolosità. Al termine della discesa si apre uno scenario spettacolare fatto di cascate, archi naturali in pietra e caverne uniche che raccontano millenni di storia.
Dal punto di vista archeologico, le grotte rappresentano due fasi storiche distinte. La Grotta del Clusantin, risalente al Paleolitico Superiore, documenta l’abitazione di gruppi di cacciatori-raccoglitori epigravettiani di circa 14mila anni fa. Qui sono stati rinvenuti reperti litici e faunistici, tra cui resti di marmotta, testimonianza delle tecniche di sussistenza antiche. Un’altra cavità, la Grotta del Rio Secco, più antica e risalente al Paleolitico Medio, ha restituito utensili in selce tipici dell’uomo di Neanderthal, insieme a prove certe dell’uccisione e del consumo dell’orso da parte di questi antichi abitanti.
Accessibilità e visite guidate: come vivere l’esperienza
L’accesso alle grotte è regolato da norme di sicurezza rigorose: le visite sono sospese in caso di maltempo o allerta meteo, per salvaguardare l’incolumità dei visitatori. Il biglietto d’ingresso costa 6 euro, con una tariffa ridotta di 4 euro. Sono ammessi anche i cani purché tenuti al guinzaglio.
Per gruppi di almeno dieci persone è possibile prenotare visite guidate al costo di 12 euro (10 euro ridotto), un’opportunità ideale per approfondire la conoscenza di questo straordinario sito con l’accompagnamento di esperti.
Il sentiero panoramico e il Museo delle Grotte di Pradis
Per chi preferisse evitare la discesa nel fondo dell’orrido, è stato realizzato un percorso ad anello, costituito da passerelle, scalinate e un antico ponte in pietra, che permette di ammirare dall’alto le formazioni geologiche e il torrente sottostante. Questo itinerario alternativo offre un punto di vista panoramico altrettanto suggestivo.
Nelle vicinanze, si trova anche il Museo delle Grotte di Pradis, inaugurato nel 2001 e situato vicino alle Grotte Verdi. Nato nel 1969 come raccolta permanente del Comitato Culturale Pradis e del Gruppo Speleologico Pradis, il museo ospita reperti paleontologici e archeologici, molti dei quali rinvenuti casualmente o durante indagini scientifiche recenti. Tra le esposizioni spicca una sezione dedicata a fossili e minerali locali. Il costo di ingresso è contenuto, soli 3 euro, rendendo questa tappa un complemento fondamentale per chi desidera approfondire la storia preistorica del territorio.













