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Città meno accoglienti d’Italia: la classifica (imprevedibile) con al primo posto l’icona dei turisti

Città meno accoglienti d'ItaliaCittà meno accoglienti d’Italia: la classifica (imprevedibile) con al primo posto l’icona dei turisti - velvetmag.it

Un nuovo studio svela i luoghi italiani dove la cortesia è di casa… e quelli dove, a sorpresa, i sorrisi scarseggiano.

C’è chi associa l’Italia alla gentilezza, al calore umano e all’accoglienza senza eguali. Ma la realtà, come spesso accade, è più sfumata. Un recente studio firmato da Preply, basato su oltre 1.500 interviste in 19 città italiane, ha rivelato un quadro decisamente curioso: alcune delle mete più amate dai turisti non sarebbero affatto tra le più cortesi. Anzi, in certi casi risultano addirittura le meno accoglienti.

La sorpresa più grande arriva da Venezia, la città simbolo del turismo internazionale, che secondo i dati si piazza in cima alla classifica delle città italiane considerate più “maleducate”. Un verdetto che spiazza, ma che trova spiegazione nella pressione quotidiana di milioni di visitatori, spesso più del doppio dei residenti. Una folla continua che può logorare la pazienza, alterare i ritmi della città e trasformare anche il più disponibile dei cittadini in un veneziano esausto.

Dietro Venezia, si trovano Torino e Trieste, due città dal carattere riservato e più nordico, dove la distanza interpersonale viene spesso interpretata come freddezza. Al contrario, città come Napoli o Palermo, pur tra mille contraddizioni, vengono percepite come molto più accoglienti, complici una cultura popolare basata sul contatto umano e un modo di vivere più aperto.

Le città meno accoglienti (e perché)

Lo studio ha preso in esame una serie di comportamenti quotidiani: l’uso del cellulare in pubblico, il tono di voce, il rispetto degli spazi comuni, l’abitudine di lasciare la mancia o di salutare gli sconosciuti. Tutti piccoli gesti che, messi insieme, raccontano il grado di civiltà percepita di una comunità.

A Trieste, per esempio, si segnala un uso costante del telefono anche in contesti sociali, mentre a Catania la rumorosità in pubblico risulta tra le più alte. A Parma, invece, l’abitudine di non lasciare la mancia viene vista come un segno di scarsa cortesia, mentre a Genova spicca la tendenza a guardare video o ascoltare musica senza cuffie in spazi condivisi.

Ma la vera rivelazione riguarda il fatto che quasi la metà dei comportamenti scortesi non proviene dai residenti, bensì dai turisti stessi. In altre parole, l’inciviltà sarebbe un fenomeno “importato” e collettivo. Alimentato da ritmi di viaggio frenetici e da un turismo spesso poco rispettoso dei luoghi che visita.

Città meno accoglienti d'Italia

Le città meno accoglienti (e perché) – velvetmag.it

La classifica ha il merito di far emergere un tema più profondo: la convivenza urbana in un Paese sempre più frequentato da visitatori internazionali. Venezia ne è il simbolo perfetto. Città fragile e straordinaria, stretta tra il desiderio di mostrarsi al mondo e la fatica quotidiana di sopravvivere al turismo di massa.

Al polo opposto, Padova risulta la città più educata e accogliente, con un equilibrio riuscito tra vivibilità, turismo sostenibile e qualità dei servizi. Milano sorprende con un buon posizionamento, segno che modernità e cortesia possono convivere, se supportate da organizzazione e consapevolezza civica.

La classifica di Preply, al di là dei numeri, racconta l’Italia com’è davvero: un mosaico di culture, abitudini e sensibilità diverse. Dove la gentilezza non è mai scontata, ma resta il miglior biglietto da visita per chiunque voglia sentirsi a casa, ovunque si trovi.

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