Ogni primavera migliaia di persone si radunano sull’isola sudcoreana per assistere all’emersione del sentiero tra Jindo e Modo, tra leggende, festival e tutela ambientale.
Ogni anno, tra marzo e giugno, lungo la costa sud-occidentale della Corea del Sud si ripete un evento naturale di straordinaria suggestione, noto come il miracolo di Jindo. Questo fenomeno unico permette di attraversare a piedi un sentiero di terra che emerge temporaneamente tra le acque, collegando l’isola principale di Jindo all’isolotto di Modo. Il percorso naturale, lungo circa 2,8 chilometri e largo tra i 10 e i 40 metri, rimane accessibile per poco più di un’ora, trasformando una marea eccezionale in un’esperienza emozionale e spirituale di grande richiamo turistico e culturale.
Il fenomeno naturale e il contesto geografico
La contea di Jindo, situata nella provincia di Jeolla Meridionale, è un territorio celebre per i suoi paesaggi incontaminati, caratterizzati da foreste di pini rossi e coste frastagliate. L’isola è inoltre conosciuta come la patria originaria del cane Jindo, razza autoctona riconosciuta per la sua straordinaria fedeltà e coraggio. Questa razza, tutelata dalla legge sudcoreana come “monumento naturale” dal 1962, è oggi apprezzata a livello internazionale per le sue qualità e ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte di enti come lo United Kennel Club e la Fédération Cynologique Internationale.
Il sentiero di Jindo emerge in corrispondenza delle maree più intense, dovute all’interazione delle forze gravitazionali lunari e solari. La particolare conformazione geografica con una secca naturale tra le due isole permette la temporanea emersione di questo ponte di sabbia, che dura circa un’ora e offre ai visitatori la possibilità di sperimentare un collegamento unico tra terra e mare.
Accanto alla spiegazione scientifica, il miracolo di Jindo è avvolto in una ricca tradizione popolare. La leggenda narra di una donna anziana, la nonna Bbyong, che pregò il dio del mare dopo essere stata separata dalla sua famiglia durante una fuga da tigri selvatiche. Il mare si aprì per consentirle di attraversare fino a Modo, chiudendosi poi alle sue spalle. La statua della nonna Bbyong, situata sulla spiaggia di Gagye, è oggi un simbolo di speranza e fede, fulcro del Jindo Sea Parting Festival.

Cosa succede, ogni anno, a Jindo – Velvetmag.it
Il festival annuale celebra questo evento con danze tradizionali, concerti, parate in abiti tipici e l’attraversamento collettivo del sentiero sabbioso. Migliaia di visitatori da tutto il mondo si radunano per vivere una festa che unisce spiritualità e folklore, con cerimonie in onore degli antenati, spettacoli di pungmul (musica popolare tradizionale coreana) e degustazioni di specialità locali come pesce essiccato, alghe e riso viola.
Il miracolo di Jindo è un evento fragile, minacciato dall’innalzamento del livello del mare e dagli effetti del cambiamento climatico. Gli studiosi avvertono che l’equilibrio tra maree, correnti e fondali potrebbe alterarsi nei prossimi decenni, rendendo il fenomeno più raro o addirittura impossibile da osservare come oggi.
Per questo motivo, le autorità locali stanno attivamente promuovendo iniziative di tutela ambientale e culturale. È in corso la candidatura del miracolo di Jindo a patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, con l’obiettivo di preservare non solo l’evento naturale ma anche il valore identitario e folkloristico ad esso legato. Questo riconoscimento internazionale sarebbe un passo fondamentale per garantire la salvaguardia di un patrimonio unico che testimonia l’intenso legame tra uomo e natura nel contesto della Corea del Sud.
La comunità locale e i visitatori celebrano ogni anno con entusiasmo il Jindo Sea Parting Festival, un’occasione per vivere un rito collettivo che fonde scienza, mito, cultura e natura, in un’atmosfera di festa e devozione che rende il miracolo di Jindo un’esperienza indimenticabile.

Fonte: Instagram - Dove si trova il sentiero - Velvetmag.it











