Il Giardino di Ninfa è un punto di incontro unico tra ambiente, storia e memoria, un luogo dove la natura si esprime in tutta la sua potenza.
Nel cuore del Lazio, a pochi chilometri da Roma, si trova un luogo che continua a incantare visitatori da tutto il mondo: il Giardino di Ninfa, un’oasi naturale e storica che rappresenta una delle meraviglie botaniche più affascinanti d’Europa.
Conosciuto come il più romantico giardino del mondo, Ninfa unisce la storia medievale a un patrimonio naturalistico di inestimabile valore, ospitando una biodiversità straordinaria e scenari di rara bellezza.
L’incanto del Giardino di Ninfa: storia, natura e biodiversità
Situato nel territorio di Cisterna di Latina, il Giardino di Ninfa si estende su circa otto ettari di terreno dove si intrecciano rovine medievali, corsi d’acqua limpidi e una ricca vegetazione. Nato sulle vestigia dell’antica città di Ninfa, distrutta nel corso dei secoli, il parco è diventato un vero e proprio santuario botanico e ambientale, tutelato dal WWF dal 1976 e riconosciuto come Monumento Naturale della Regione Lazio dal 2000.
Il giardino ospita oltre 1.300 specie di piante, tra cui spiccano 19 varietà di magnolie decidue, rose antiche, aceri giapponesi e meli ornamentali provenienti da ogni parte del mondo. La presenza del fiume Ninfa e del microclima particolare creato dalla vegetazione permettono la sopravvivenza di più di 150 specie di uccelli, facendo di questo sito anche un importante punto di osservazione per gli appassionati di ornitologia.
Tra i visitatori illustri che hanno frequentato questo luogo senza tempo figurano Virginia Woolf, Truman Capote, Giuseppe Ungaretti e Gabriele D’Annunzio, conferendo al giardino un’aura di fascino letterario e culturale che si percepisce ancora oggi.
Accesso regolamentato e visita guidata: il rispetto per l’ecosistema
L’accesso al Giardino di Ninfa è limitato e regolamentato con rigore per preservarne l’integrità e la delicatezza dell’ecosistema. Le visite sono possibili solo in primavera e in estate, prevalentemente nei mesi di aprile e maggio, quando la fioritura è al culmine.

Il Giardino ha avuto visitatori illustri. Foto: FB – velvetmag.it
Gli ingressi avvengono esclusivamente su prenotazione, con piccoli gruppi accompagnati da guide autorizzate. Questa modalità garantisce un’esperienza immersiva e rispettosa, evitando il sovraffollamento e proteggendo la biodiversità locale.
La gestione è affidata alla Fondazione Roffredo Caetani, che ogni anno pubblica sul proprio sito ufficiale le date di apertura e le modalità di prenotazione, consentendo così ai visitatori di organizzare al meglio la propria visita.
Come raggiungere Ninfa e cosa scoprire nei dintorni
Per chi si sposta in auto da Roma o dal nord, il percorso più agevole segue la SS148 Pontina con uscita a Borgo Sabotino, proseguendo poi verso Cisterna di Latina. Chi arriva da sud può utilizzare l’uscita Frosinone sull’A1 e raggiungere Latina tramite la Via Appia. La segnaletica locale indirizza chiaramente verso il parcheggio riservato ai visitatori del giardino.
In alternativa, è possibile arrivare in treno fino a Latina Scalo e da lì prendere un taxi che in pochi minuti conduce all’ingresso del parco, rendendo Ninfa una meta perfetta per una gita di un giorno da Roma o Napoli.
Non distante dal giardino si trovano altre perle culturali e paesaggistiche, come l’Abbazia di Valvisciolo, affacciata sulla suggestiva Valle dell’Usignolo, e i borghi di Norma e Sermoneta, conosciuti per il loro patrimonio storico, architettonico e gastronomico. Sermoneta, con il suo Castello Caetani e le botteghe artigiane, offre un’atmosfera autentica che completa l’esperienza culturale e naturalistica del territorio.

La bellezza unica del Giardino di Ninfa. Fito: FB - velvetmag.it










