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E’ questo il borgo italiano dove il tempo si è fermato (e dove puoi dormire come nel Medioevo)

Questo piccolo centro storico, situato a 1251 metri di altitudine, rappresenta oggi una delle mete più affascinanti per chi desidera vivere un’esperienza autenticaUn viaggio nel Medioevo con il modello dell’albergo diffuso (www.velvetmag.it)

Nel cuore dell’Abruzzo, immerso nel suggestivo scenario del Parco Nazionale del Gran Sasso, sorge un borgo fermato dal tempo.

Questo piccolo centro storico, situato a 1251 metri di altitudine, rappresenta oggi una delle mete più affascinanti per chi desidera vivere un’esperienza autentica tra storia, natura e tradizioni.

A Santo Stefano di Sessanio, che conta poco più di cento abitanti – gli “stefanari” –, il passato si respira ad ogni angolo. Le case in pietra, i vicoli stretti e le piazzette tranquille costituiscono il cuore di un borgo che non è un semplice museo a cielo aperto, bensì un paese vivo che ha saputo coniugare il rispetto per il patrimonio architettonico con la quotidianità moderna.

Il borgo è celebre per aver adottato il modello dell’albergo diffuso, un progetto turistico innovativo che ha trasformato le antiche abitazioni in camere e suite distribuite nel tessuto urbano, arredate con travi a vista, mobili d’epoca e camini funzionanti. Questa formula consente ai visitatori di dormire “dentro” il paese, immergendosi completamente nell’atmosfera di un tempo, con tutti i comfort attuali.

L’idea è nata negli anni ’90 grazie all’imprenditore milanese Daniele Kihlgren, che ha acquistato gran parte dell’abitato per rilanciarlo attraverso un restauro conservativo. Dopo il terremoto del 2009, che aveva gravemente danneggiato la Torre Medicea simbolo del borgo, il recupero iniziato nel 2018 si è concluso nel 2021, restituendo al paese la sua immagine storica e la sua funzione di centro culturale e turistico.

Itinerari e attività nel borgo e dintorni

Per chi decide di visitare Santo Stefano di Sessanio, il punto di partenza ideale è la Porta di Santa Maria, uno degli ingressi storici più suggestivi, da cui si dipanano i vicoli del borgo. Camminando, si incontrano botteghe artigiane dove si possono scoprire tessuti in lana, ceramiche e altri prodotti locali, frutto di una tradizione ancora viva.

La Chiesa della Madonna della Pietà, poco distante dal centro, offre scorci unici sulla vallata circostante, mentre da diversi punti del borgo si gode di un panorama spettacolare sul Gran Sasso, il massiccio montuoso simbolo dell’Abruzzo, che muta colore e atmosfera con il passare delle ore.

Il borgo rappresenta anche la base ideale per escursioni nell’area protetta del Parco Nazionale, in particolare verso Campo Imperatore, soprannominato “Il Piccolo Tibet” per i suoi altopiani vasti e suggestivi. Durante l’estate, i sentieri ben segnalati invitano a trekking, ciclismo e passeggiate nei prati fioriti, mentre in inverno la neve trasforma il paesaggio in un autentico presepe naturale.

Un elemento imprescindibile dell’esperienza a Santo Stefano di Sessanio è la scoperta della sua cucina tipica.

Sapori e tradizioni gastronomiche (www.velvetmag.it)

Un elemento imprescindibile dell’esperienza a Santo Stefano di Sessanio è la scoperta della sua cucina tipica. Tra i prodotti più rinomati vi sono le lenticchie di montagna, piccole e saporite, presidio Slow Food, coltivate sulle terrazze montane circostanti. Queste lenticchie si distinguono per la buccia sottile e il colore scuro e sono protagoniste di zuppe tradizionali, spesso accompagnate da crostini di pane e olio extravergine di oliva.

Il pecorino abruzzese stagionato, dal gusto intenso, e gli arrosticini, spiedini di carne di pecora cotti alla brace, completano il quadro gastronomico locale, insieme ai dolci tipici come le ferratelle, fragranti e aromatiche. Questi sapori rappresentano l’anima del territorio, legata a tradizioni antiche di pastorizia e agricoltura di montagna.

Un contesto naturale di grande valore

Il borgo è inserito in una porzione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che si estende su oltre 141.000 ettari, comprendendo ambienti montani di grande pregio naturalistico. La flora varia dai boschi di pino nero e querce nelle zone più basse, fino ai pascoli d’alta quota e ai faggeti rigogliosi del versante teramano.

Tra la fauna, spiccano specie emblematiche come il camoscio d’Abruzzo, reintrodotto con successo negli anni ’90, e il lupo appenninico, che sta lentamente ricostituendo piccoli branchi. Occasionalmente si registrano anche avvistamenti di orso bruno marsicano, testimonianza di un habitat naturale ancora integro e di grande importanza per la biodiversità.

Il borgo si trova a circa due ore di auto da Roma e a un’ora e mezza da Pescara, facilmente raggiungibile tramite l’autostrada A24, uscita L’Aquila Est, proseguendo verso il Parco Nazionale. La sua posizione panoramica e la vicinanza con altre località di interesse storico e naturalistico lo rendono una tappa imprescindibile per chi desidera scoprire l’Abruzzo autentico e sostenibile.

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