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Il trucco (legale) per far pagare allo Stato la spesa al supermercato

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La nuova detrazione fiscale per l’abbigliamento professionale nel modello 730/2025 consente a lavoratori e pensionati di recuperare parte delle spese obbligatorie sostenute.

Una novità fiscale di rilievo entra in vigore con il modello 730 per l’anno d’imposta 2024, offrendo ai contribuenti italiani la possibilità di ottenere un rimborso fiscale anche sulle spese settimanali legate all’abbigliamento professionale. Questa misura, ufficializzata e dettagliata dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, rappresenta un significativo passo avanti nell’alleggerimento del carico fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati che devono sostenere spese obbligatorie per il proprio abbigliamento da lavoro.

Il modello 730: un quadro aggiornato per il 2025

Introdotto nel 1993 con l’obiettivo di semplificare la dichiarazione dei redditi per lavoratori dipendenti e pensionati, il modello 730 resta lo strumento più utilizzato per la dichiarazione e il calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Dal 2014, grazie alla disponibilità della versione precompilata, i contribuenti possono presentare la dichiarazione in modo rapido e senza intermediari, direttamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia.

La struttura del modello si articola in diversi quadri, tra cui il quadro E, dedicato agli oneri e alle spese detraibili, che proprio nel 2025 ha subito modifiche significative. Oltre alle tradizionali detrazioni per spese mediche, istruzione, mutui e ristrutturazioni edilizie, è stata introdotta la possibilità di inserire e detrarre le spese sostenute per capi e accessori di abbigliamento professionale, purché strettamente collegati all’attività lavorativa.

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Il modello 730 rimane riservato principalmente a chi ha percepito redditi da lavoro dipendente, pensione o redditi assimilati, ma anche a chi possiede redditi da terreni, fabbricati, capitale o altri redditi diversi, sempre secondo i limiti e le modalità previste dalla normativa fiscale vigente.

La novità più rilevante del 2025 è senz’altro la possibilità di richiedere un rimborso fiscale, totale o parziale, sulle spese di acquisto di capi di abbigliamento professionale. Questa misura è pensata per chi opera in settori in cui è obbligatorio indossare un determinato tipo di abbigliamento, come divise, tute da lavoro o altri articoli specifici necessari allo svolgimento dell’attività.

Per accedere alla detrazione, il contribuente deve:

  • Conservare accuratamente tutte le ricevute fiscali e gli scontrini comprovanti gli acquisti;
  • Dimostrare la pertinenza delle spese con l’attività lavorativa, anche tramite certificazioni o dichiarazioni che attestino l’obbligatorietà dell’abbigliamento;
  • Inserire le spese nel quadro E del modello 730, che è riservato agli oneri deducibili o detraibili.

È importante sottolineare che le spese personali o non strettamente funzionali all’attività lavorativa saranno escluse dal rimborso. Ciò significa che solo l’abbigliamento professionale certificato potrà beneficiare di questa agevolazione fiscale.

Questa innovazione vuole non solo sostenere economicamente i lavoratori, ma anche incentivare acquisti consapevoli e orientati verso capi di qualità e duraturi, con un impatto positivo anche sul settore commerciale.

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