L’Isee rappresenta un elemento cruciale per l’accesso a numerose prestazioni sociali e ai bonus governativi.
In un periodo segnato da difficoltà economiche, in particolare a seguito della pandemia di COVID-19, è diventato fondamentale per le famiglie italiane dimostrare la propria condizione economica, spesso precaria.
In questo scenario, comprendere come abbassare il proprio ISEE non è solo una necessità, ma anche un’opportunità per accedere a sussidi e aiuti statali. Esistono tre modalità legali per ridurre il reddito ISEE, senza incorrere in rischi legati a dichiarazioni false o omesse.
Come abbassare l’Isee senza imbrogliare
La prima strategia per abbassare il reddito ISEE è la richiesta di un ISEE corrente. Questo strumento consente di presentare una situazione economica aggiornata, riflettendo le condizioni attuali del richiedente. A differenza dell’ISEE ordinario, che si basa sulla situazione economica dell’anno precedente, l’ISEE corrente può essere richiesto in caso di eventi significativi come la perdita del lavoro o un cambiamento fondamentale nelle entrate familiari.
Per ottenere un ISEE corrente, è necessario presentare una serie di documenti che attestino la nuova situazione economica, tra cui:
- Buste paga recenti
- Documenti di disoccupazione
- Certificazioni di riduzione del reddito
Questa opzione è particolarmente vantaggiosa per chi ha subito una crisi economica improvvisa, poiché permette di beneficiare immediatamente di aiuti statali, come il reddito di cittadinanza. Inoltre, l’ISEE corrente può essere richiesto per periodi di tempo limitati, come ad esempio sei mesi, offrendo una maggiore flessibilità alle famiglie.
Cointestazione di conti correnti e strumenti finanziari
Un’altra modalità per ridurre il reddito ISEE è la cointestazione di conti correnti bancari, carte di credito e altri strumenti finanziari. Quando un conto è cointestato, il reddito e il patrimonio vengono divisi tra i cointestatari, portando a una significativa riduzione del reddito imponibile. Questo approccio è utile soprattutto per le famiglie con conti correnti o risparmi cospicui.
È importante notare che la cointestazione deve avvenire con una persona che non fa parte dello stesso nucleo familiare. Se il cointestatario è un familiare, il reddito non si ridurrà. La suddivisione dei beni finanziari può anche comportare vantaggi in termini di pianificazione patrimoniale, rendendo consigliabile consultare un esperto di finanza o un commercialista per ottimizzare queste operazioni.

La terza modalità per abbassare il reddito ISEE riguarda la gestione dei beni immobili. La proprietà di immobili influisce significativamente sul calcolo dell’ISEE, poiché il valore degli immobili viene incluso nel patrimonio del nucleo familiare. Tuttavia, esistono soluzioni legali per attenuare questo impatto.
Una delle strategie più efficaci è quella di concedere in usufrutto i beni immobili. In questo caso, il proprietario mantiene la nuda proprietà, mentre l’usufruttuario ottiene il diritto di godere dell’immobile. Questa operazione consente di escludere il valore dell’immobile dalla dichiarazione del reddito ISEE, poiché solo il reddito effettivo generato dall’usufrutto viene considerato.
È fondamentale redigere un contratto chiaro e legale, preferibilmente con l’assistenza di un notaio, per garantire una gestione più flessibile dei beni familiari. Per chi si trova in difficoltà economica, è consigliabile informarsi e sfruttare appieno le risorse disponibili, affinché ogni famiglia possa beneficiare dei diritti e delle opportunità offerte dallo stato. Conoscere le strategie per abbassare l’ISEE non è solo una questione di risparmio, ma un passo importante verso una maggiore stabilità finanziaria e una vita migliore.