Arte e CulturaDesign e ArchitetturaPrimo piano

Piero Alessandrini, l’architetto italiano celebra il centenario

Per la speciale ricorrenza si terrà un evento di gala a Villa Spalletti Trivelli

Piero Alessandrini è un architetto sui generis, almeno di questi tempi dominati da protagonismi e grandi firme, le cosiddette archistar. Indifferente alla vecchia regola secondo cui la pubblicità è l’anima del commercio, Piero non ama parlare di sé stesso e del suo lavoro. Il low profile è il suo credo, l’understatement il suo stile di vita, sebbene ne abbia molte di cose da raccontare.

Assistente universitario del professor Pier Luigi Nervi, considerato uno dei migliori architetti del XX secolo, Alessandrini ha avuto come clienti il Sultano del Brunei, Hassanal Bolkiah, il commerciante di armi e petroliere arabo, Adnan Kassoghy, che gli ha chiesto di collaborare alla costruzione del celebre yacht Nabyla, Susanna Agnelli che per anni lo ha voluto come l’architetto di fiducia dell’intera famiglia, l’ambasciatore italiano a Riad, Mario Maiolini, il Cardinale Virgilio Noé, presidente della Fabbrica di S. Pietro, la famiglia dei conti Spalletti Trivelli, il Gruppo Caltagirone. E qualche ammiratore d’eccezione, come Elisabetta II, che volle conoscerlo personalmente per congratularsi della ristrutturazione del Convitto per le Infermiere Volontarie  della Croce Rossa Italiana.

Piero Alessandrini
Courtesy of Piero Alessandrini

Piero Alessandrini ed il suo sguardo verso la sostenibilità

Alessandrini non è stato, e non è, solo l’architetto dei potenti. Il suo più recente percorso lo ha portato alla progettazione di un eco grattacielo, costruito con materiali compatibili con l’ambiente e ricco di giardini pensili, fino all’ideazione dell’housing sociale, la costruzione di miniappartamenti a basso costo per le classi meno abbienti e i giovani. Ancora oggi il noto creativo divide le sue giornate disegnando progetti e visitando i numerosi cantieri che recano la sua firma. L’ultimo sfizio ha voluto toglierselo presentando una collezione di mobili originali in metralicato a Chicago e Miami. Un vero e proprio fiume in piena di creatività, Alessandrini non ama la pubblicità, preferisce i fatti.

La passione irrefrenabile per il disegno e l’architettura

Quando finisce il liceo classico, Piero Alessandrini, terzo figlio di una famiglia della media borghesia romana, capisce che il suo destino è già segnato. Il padre Ezio fa l’amministratore dei beni immobili di autorevoli membri della nobiltà romana. Dal professor Cesare Cosimo, radiologo di Casa Savoia e da altri importanti medici riceve ampie assicurazioni sulla possibilità di aiutare il ragazzo se sceglie di fare il medico. Una carriera assicurata, prospettive di benessere economico. Il padre dunque non ha dubbi: Piero deve iscriversi alla facoltà di medicina. Il ragazzo però sa bene in cuor suo che non è quella la professione che vuole fare, fin dalle scuole medie aveva sentito nascere dentro di sé una passione irrefrenabile per il disegno e l’architettura, ma non sa opporsi alla volontà paterna, non ha un carattere forte e soffre di una forte sudditanza nei confronti del genitore.

Piero non abbandona quindi il sogno di progettare e costruire palazzi, strade, ponti, evita lo scontro frontale in famiglia e si iscrive a medicina. Per due anni studia senza risparmiarsi, supera con buoni risultati tutti gli esami previsti nel primo biennio. Ma non è felice e alla fine affronta il padre, senza arroganza, ma con determinazione assoluta: ”Ti ho dimostrato”, dice al padre,” la mia serietà, ho superato tutti gli esami con buoni voti. Ma ora è venuto il momento di cambiare”. Questa volta Piero la spunta e ottiene il permesso di iscriversi alla facoltà di architettura.
Piero Alessandrini
Villa della Famiglia Reale del Sultano del Brunei nell’Isola di Borneo – particolare del tennis coperto, Courtesy of Piero Alessandrini

Piero Alessandrini, il percorso di studi e la professione

All’inizio Piero deve superare alcune difficoltà, provenendo dal liceo classico non è ferrato in matematica, ma sa di essere naturalmente portato per il disegno e la progettazione. E’ una sfida che il giovane affronta superando ostacoli di ogni genere. In quegli anni, (1947), non esistevano ancora le dispense e i libri costavano cari. La famiglia lo aiuta come può, al resto ci pensa lui. Seduto al primo banco dell’aula di Valle Giulia, non perde una lezione, prende furiosamente appunti memorizzando ogni parola pronunciata dai docenti. Deve farcela a tutti i costi, gli altri alunni hanno possibilità economiche nettamente superiori, Piero invece ogni mattina deve affrontare un ineludibile problema economico: con i pochi soldi a disposizione deve scegliere se prendere il tram per andare in facoltà o usarli per comprarsi un panino per il pranzo.
La collaborazione con Luigi Nervi
Piero Alessandrini diventa così un grande camminatore, a Valle Giulia va a piedi e sono chilometri da percorrere ogni mattina a passo svelto, per arrivare in tempo a sedersi al banco in prima fila. Si laurea in sei anni, la sua passione è ormai consolidata. Soprattutto ha la conferma che la sua idea di architettura è la stessa di alcuni docenti, come Vincenzo Marino e Renato Venturi e soprattutto Pier Luigi Nervi, architetto di fama internazionale, capostipite di una filosofia moderna basata sul minimalismo e sullo stretto legame che deve esistere tra architettura e struttura. Un giorno, a conclusione della sua lezione, Nervi pronuncia una frase che segnerà per sempre tutta la vita professionale di Piero Alessandrini: ”L’architetto è un muratore che ha studiato il latino”. Il grande docente si accorge di quello studente seduto davanti a lui, attento a non perdere neppure una parola e decide di farne il suo assistente.

I successi

Tra le opere principali di Piero Alessandrini eseguite in Italia dall’inizio della sua attività professionale si menzionano diversi complessi residenziali, commerciali ed industriali realizzati a Roma, Porto Santo Stefano, Galliera (Bologna), Taranto e Palermo. Inoltre, dagli anni sessanta ad oggi, l’architetto Alessandrini cura la progettazione e l’arredamento di alcune prestigiose ville, quali le residenze per la famiglia Agnelli a Forte dei Marmi, ad Assisi e a Porto Santo Stefano. Inoltre il creativo progetta le due ville romane (in Via Appia Antica e in Via di Quarto Annunziata) per il finanziere saudita Adnan Kashoggi, per il quale esegue anche la ristrutturazione degli spazi interni del suo celebre panfilo di ben novanta metri, il Nabila. Numerosi sono stati gli interventi analoghi per diversi committenti privati in Italia e all’estero, tra i quali si ricorda la realizzazione della villa e del relativo arredamento per la famiglia reale del Sultano del Brunei nell’isola di Borneo.

La speciale ricorrenza a Roma

Dal 1972 al 1976 progetta per l’Alitalia le Agenzie di Chicago, Dublino, Montreal, Toronto, Istanbul e Roma. Riguardo gli incarichi di committenza pubblica si citano, per conto del Ministero dell’Interno, la progettazione della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno (S.S.A.I.) a Roma (1989) e, per conto del Ministero per gli Affari Esteri, l’Ambasciata Italiana a Riyadh in Arabia Saudita (1992). Tra le opere che l’architetto ricorda con particolare considerazione si menziona il progetto eseguito per la sistemazione ed uso dell’area del “Cortilone” adiacente alla Basilica Vaticana (1998). In occasione dell’anniversario di compleanno di Alessandrini, il prossimo martedì 17 settembre, a Villa Spalletti Trivelli si terrà una serata di gala con un concerto di gala, tra gli ospiti interverrà anche lo stilista e studioso di segni e simboli Massimo Bomba.

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

Pulsante per tornare all'inizio