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Maria Rosaria Boccia, le dichiarazioni dell’ex marito: “Sangiuliano stia attento…”

"Non sa che cosa l'aspetta" afferma l'uomo che sta da tempo chiedendo il divorzio dall'influencer ex amante del ministro

L’ex marito di Maria Rosaria Boccia, ex amante dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha rilasciato dichiarazioni piuttosto forti riguardo alla vicenda che ha portato alle dimissioni del titolare del Mic. Durante un’intervista al programma televisivo ‘4 di Sera’, ha espresso una chiara presa di distanza dalla sua ex moglie, riferendosi a lei come “signora, non dottoressa”. E ha ribadito più volte il desiderio di rimanere lontano da lei. Ha raccontato di aver trascorso con Boccia solo un anno di matrimonio, descrivendo quell’anno come “più che sufficiente” e sottolineando che il divorzio è ancora in corso dopo oltre dieci anni di separazione.

L’ex marito di Boccia ha anche lanciato un sibillino avvertimento a Sangiuliano, affermando che l’ex ministro “non sa cosa passerà“, suggerendo quindi che la sua esperienza con Boccia potrebbe essere difficile e complessa anche dopo la fine del loro presunto rapporto affettivo, senza però entrare nei dettagli. Durante l’intervista, l’uomo ha evitato di esprimere apertamente rancore, ma il tono delle sue parole ha lasciato intendere un passato travagliato tra lui e Boccia. Tanto da consigliare al conduttore di prendere contatto con il suo avvocato per ulteriori dettagli.

Boccia Sangiuliano ex marito
Foto Ansa

Le parole di Maria Rosaria Boccia

Le sue dichiarazioni sono arrivate dopo che Boccia stessa aveva rilasciato un’intervista, esprimendo dispiacere per le dimissioni di Sangiuliano. Ma al tempo stesso chiedendo le sue scuse pubbliche dell’uomo. Questo episodio ha ulteriormente alimentato la copertura mediatica di una vicenda che ha avuto un impatto notevole sul mondo politico italiano.

Genny non mi ha ancora chiesto scusa” ha scritto su Instagram l’imprenditrice di Pompei che ha travolto il ministro prima col suo fascino, poi con stories e reels. “E continua a minacciare una denuncia. Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un’estorsione“.

Boccia ha poi messo il carico. E ha chiesto: “Una persona che si è dimessa da ministro e che ha detto tante bugie può tornare a lavorare nel servizio pubblico televisivo? Può chi manipola la verità lavorare per la Tv di Stato, per di più in ruoli di comando?“.

Maria Rosaria Boccia e Beatrice Venezi caso Sangiuliano
Maria Rosaria Boccia (a destra) e Beatrice Venezi, la direttrice d’orchestra che Boccia ha attaccato alludendo a favoritismi da parte del ministro Sangiuliano. Foto Ansa

Nuovo attacco a Giorgia Meloni

L’impressione è che l’ex amante di Sangiuliano non abbia soltanto intenzione di vendicarsi personalmente e pubblicamente ma che voglia compiere un’ascesa sociale favorita dall’attenzione mediatica di queste settimane. Se tale è la strategia, di certo non teme di esporsi e di attaccare sui social media la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Ciò che vedo è una donna pronta allo scontro” ha scritto Boccia su Instagram riferendosi alle risposte che Meloni ha dato da Cernobbio sulla vicenda Sangiuliano. Una donna, Meloni, “che affronta la situazione con la forza di un pugile, che soffia il naso dopo il jab, ma non vede di aver sferrato un colpo al vento, senza intaccare la verità. Metta da parte i guantoni: sono la gentilezza e le carezze ciò di cui c’è bisogno“.

Da Cernobbio, nell’ambito del Forum Ambrosetti, la premier aveva risposto alla domanda di un cronista sul caso Boccia-Sangiuliano. E in un passaggio della risposta, senza citare l’ex amante di Sangiuliano, aveva dichiarato di avere una concezione “diametralmente opposta a quella dell’imprenditrice-influencer su come “le donne debbano farsi spazio nella società“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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