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Allarme per l’influenza Aviaria: primo caso di trasmissione umana senza contatto con animali

L'allerta arriva dagli Stati Uniti

Negli ultimi mesi, l’influenza aviaria è tornata alla ribalta con preoccupanti sviluppi. Negli Stati Uniti è stato segnalato il primo caso di contagio umano avvenuto senza contatto diretto con animali infetti, un evento che potrebbe indicare una pericolosa evoluzione del virus. Questo episodio ha acceso l’allarme tra gli esperti, che temono che l’influenza aviaria possa fare il salto di specie e diventare un problema globale.

Aviaria
Analisi di laboratorio @Foto Crediti Ansa – VelvetMag

Cos’è l’influenza Aviaria?

L’influenza Aviaria è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce principalmente gli uccelli selvatici e domestici. Il virus responsabile appartiene alla famiglia degli Orthomyxovirus, e tra le forme più pericolose c’è il sottotipo H5N1, responsabile di gravi epidemie negli allevamenti di pollame. Sebbene gli esseri umani possano contrarre il virus, il contagio richiede generalmente un contatto stretto con animali infetti, rendendo rari i casi di trasmissione interumana.

L’evoluzione del virus: nuovi rischi

Il caso recentemente segnalato negli Stati Uniti, dove una persona è risultata positiva all’influenza aviaria senza avere avuto contatti con animali infetti, ha aperto nuove preoccupazioni. Questa situazione suggerisce che il virus potrebbe aver acquisito la capacità di diffondersi tra esseri umani, un fattore che aumenterebbe esponenzialmente i rischi di diffusione su larga scala. Secondo l’infettivologo Matteo Bassetti, come riporta anche Rai News, Matteo Bassetti, questo potrebbe rappresentare “un problema globale” e invita a non sottovalutare l’importanza della prevenzione e della ricerca scientifica.

Le implicazioni di una mutazione

L’ipotesi di un salto di specie preoccupa gli esperti di tutto il mondo. Se il virus mutasse, diventando in grado di trasmettersi facilmente tra gli esseri umani, potrebbe dare origine a una nuova pandemia, simile a quella da COVID-19. Gli scienziati stanno monitorando attentamente l’evoluzione del virus, cercando di capire se si tratti di un caso isolato o dell’inizio di un nuovo pericoloso fenomeno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sottolineato che, al momento, il rischio di un’epidemia globale rimane basso, ma la situazione potrebbe cambiare rapidamente.

Controlli Aviaria
Veterinari controllano un volatile del Bioparco di Roma (immagini d’archivio) @Foto Crediti Ansa – VelvetMag

Misure di prevenzione e vaccini

Per fronteggiare questa potenziale minaccia, diversi paesi stanno implementando misure preventive. Negli Stati Uniti, il Governo ha già avviato collaborazioni con aziende farmaceutiche per sviluppare vaccini specifici contro l’influenza Aviaria. Moderna, ad esempio, ha ricevuto ingenti finanziamenti per accelerare la ricerca di un vaccino efficace contro il virus H5N1.

La situazione a livello globale

L’influenza Aviaria non è un fenomeno nuovo, ma negli ultimi anni ha conosciuto una ripresa allarmante in diverse regioni del mondo. Oltre agli Stati Uniti, sono stati segnalati casi in Asia, Europa e persino in Antartide, dove il virus ha colpito alcune specie di uccelli migratori. La capacità del virus di diffondersi rapidamente tra gli animali, anche a causa del commercio globale di pollame, rende difficile contenere la sua diffusione.

Il ruolo della sorveglianza sanitaria

Uno degli strumenti principali per prevenire un’ulteriore diffusione del virus è la sorveglianza sanitaria. Veterinari e ricercatori monitorano costantemente gli allevamenti di pollame e la fauna selvatica per individuare tempestivamente eventuali focolai. Le autorità sanitarie internazionali collaborano per scambiare informazioni e implementare misure di contenimento, ma la prevenzione dipende anche dal comportamento dei singoli cittadini. Evitare il contatto con uccelli selvatici e acquistare prodotti alimentari controllati sono alcune delle raccomandazioni fondamentali.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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