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Maltempo nel Casertano: dispersi madre e figlio travolti dal fango

Una frana all'origine della tragedia a San Felice a Cancello, nella frazione di Talanico

Il 28 agosto 2024, il maltempo ha colpito duramente la provincia di Caserta, provocando una frana devastante nella frazione di Talanico, situata nel comune di San Felice a Cancello. La frana ha travolto un’Apecar su cui viaggiavano una madre anziana e suo figlio, che risultano dispersi.

Le incessanti piogge che hanno interessato la zona nelle ore precedenti hanno indebolito il terreno, causando lo smottamento di fango e detriti. Il violento maltempo ha provocato il cedimento del versante e ha trasformato le strade in fiumi di fango, tanto da bloccare gravemente la circolazione. L’improvvisa violenza del fenomeno non ha lasciato scampo alla madre e al figlio, che stavano tentando di mettersi in salvo a bordo del loro piccolo veicolo.

Maltempo San Felice cancello nel Casertano frana due dispersi
Foto Ansa/Vigili del Fuoco

Maltempo, i soccorsi

Sono cominciate immediatamente le operazioni di ricerca e soccorso. Squadre di vigili del fuoco, Protezione civile e forze dell’ordine stanno lavorando incessantemente per ritrovare i dispersi. I soccorritori stanno utilizzando anche droni per monitorare dall’alto le aree più difficili da raggiungere a causa delle condizioni del terreno. Nonostante l’impegno, le ricerche non hanno ancora portato a risultati positivi: l’Apecar è finita in una scarpata, ma dei due occupanti non c’è ancora traccia.

Le autorità locali hanno disposto l’evacuazione di alcune abitazioni nelle aree maggiormente a rischio. I residenti sono stati trasferiti in strutture sicure per prevenire ulteriori tragedie. L’allerta resta alta, poiché la fragilità del territorio potrebbe provocare nuove frane in caso di ulteriori precipitazioni. Le previsioni meteo non sono incoraggianti: maltempo e piogge potrebbero continuare nei prossimi giorni. Se ciò avvenisse aumenterebbe il rischio idrogeologico in questa zona, già abbastanza elevato. Le autorità hanno quindi esortato la popolazione a rimanere vigile e a rispettare le direttive delle forze dell’ordine.

Il contesto ambientale

Questo evento drammatico riaccende il dibattito sulla gestione del rischio idrogeologico in Italia, un problema che affligge molte regioni del nostro Paese, specialmente durante periodi di maltempo intenso. La Campania, in particolare, è una delle aree più esposte a questo tipo di pericoli, a causa della sua conformazione geologica e della presenza di molte zone montuose e collinari.

Maltempo nel Casertano si cercano una madre e suo figlio su un Apecar
Foto Ansa/Vigili del Fuoco

Le frane sono frequenti in Campania, ma la loro frequenza sembra essere aumentata negli ultimi anni. Anche a causa dei cambiamenti climatici che sempre più spesso portano a violente ondate di maltempo, con precipitazioni sempre più intense e concentrate. Questo richiede un approccio preventivo più efficace, sia in termini di manutenzione del territorio che di pianificazione urbana. La tragedia di San Felice a Cancello, purtroppo, non è un caso isolato. Altri comuni del Casertano e dell’Avellinese stanno affrontando situazioni critiche di maltempo. Con allagamenti, strade interrotte e altri smottamenti che stanno mettendo in ginocchio intere comunità.

Le autorità regionali e locali stanno monitorando la situazione da vicino. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso la sua solidarietà alle famiglie colpite e ha garantito l’impegno massimo delle istituzioni per far fronte all’emergenza maltempo. Tuttavia, alcuni esponenti politici hanno criticato la gestione del territorio negli ultimi anni, sostenendo che misure preventive più rigide avrebbero potuto evitare tragedie come questa.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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