I funerali di Delon, ma il suo cane non sarà sepolto con lui
Loubo, sebbene anziano, vivrà ancora per decisione dei figli. L'attore avrebbe voluto che fosse soppresso per evitargli di soffrire la sua assenza
Le esequie di Alain Delon si terranno come da suo desiderio in forma privata, sabato 24 agosto alle 17, nella sua villa di Douchy, nella Loira. L’attore francese è morto domenica scorsa 18 agosto a 88 anni. La famiglia, e in particolare i figli, hanno dunque fatto sapere di voler rispettare la volontà del divo circa i funerali. Al tempo stesso hanno però stabilito di trasgredirne un’altra, quella di essere sepolto assieme al suo cane Loubo.
Secondo quanto riferisce l’emittente Bfmtv, ai funerali di Alain Delon saranno presenti i suoi tre figli: Anthony, Anouchka e Alain-Fabien. Oltre a una quarantina di persone. Una cerimonia che si preannuncia molto intima, come desiderava l’attore francese, che aveva chiesto, alla sua morte, di non avere nessun omaggio nazionale o cerimonia politica in suo onore. Insomma il contrario dei funerali solenni di Charles Aznavour, il monumento della canzone francese del secondo Novecento.
A Delon non come ad Aznavour
In quell’occasione, il 5 ottobre 2018, si svolsero i funerali di Stato all’Hôtel des Invalides di Parigi. Alla cerimonia presenziarono il presidente francese Emmanuel Macron e gli ex presidenti François Hollande e Nicolas Sarzkozy. Dopo la cerimonia ufficiale, il corteo funebre attraversò il centro di Parigi mentre centinaia di persone applaudivano lungo la strada.
Niente di tutto questo per Alain Delon. Il divo sarà sepolto nella cappella della sua proprietà a Douchy, nella regione del Loiret. La sua tomba sarà dietro l’altare della cappella attorno alla quale sono sepolti decine di cani che gli sono appartenuti. A celebrare le esequie, spiega la stampa francese, sarà il vescovo Jean-Michel Di Falco, ex portavoce della Conferenza episcopale di Francia, personaggio noto al pubblico transalpino per i suoi interventi sui media.
Il suo cane amatissimo
Ma in queste ore, sottolinea il Secolo d’Italia, ha tenuto banco l’eventuale soppressione del cane Loubo, come Alain Delon aveva chiesto prima di morire. Si tratta di un vecchio pastore maliniano che il divo aveva adottato nel 2014. Loubo è stato il fedele compagno di Delon nei suoi ultimi anni. “È il mio cane in fin di vita, un pastore belga che amo come un bambino” aveva dichiarato l’attore a Paris Match nel 2018. “Ho avuto 50 cani nella mia vita, ma ho un rapporto speciale con questo. Gli manco quando non ci sono“. E aveva aggiunto: “Se muoio prima di lui, chiederò al veterinario di portarci via insieme. Lo metterà a dormire tra le mie braccia. Preferisco così piuttosto che sapere che si lascerà morire sulla mia tomba con tanta sofferenza”.
Le associazioni animaliste avevano espresso preoccupazione per il desiderio dichiarato di Delon per il suo fedele amico. “La vita di un animale non dovrebbe dipendere da quella di un essere umano. Siamo felici di prendere il suo cane e trovargli una famiglia” ha commentato la SPA, ente di protezione animali francese. In Francia, ricorda il Secolo, non esiste una legge che impedisca ai proprietari di sopprimere i loro animali, ma spetta ai singoli veterinari decidere se realizzare i loro desideri. Delon aveva fatto edificare una cappella in un cimitero contenente i resti di almeno 35 dei suoi cani, nel terreno boscoso della sua casa, La Brûlerie, 85 miglia a sud-est di Parigi. Una magione che acquistò nei primi Anni Settanta.