Sant’Anna di Stazzema, 80 anni fa la strage nazifascista: 560 morti, di cui 130 bambini
In un messaggio Mattarella sottolinea che è in luoghi come questo che "la Repubblica riconosce le sue radici"
All’alba del 12 agosto 1944 reparti nazisti delle SS di Adolf Hitler compirono uno dei più efferati eccidi della Seconda Guerra Mondiale in Europa: l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, in Alta Versilia (Lucca). A Sant’Anna i massacratori tedeschi – guidati da fascisti italiani a volto coperto – giunsero per mettere in atto (come le indagini hanno provato) un piano di terrore premeditato contro la popolazione civile, non una rappresaglia. Sterminarono in 3 ore 560 persone, oltre 100 dei quali erano bambini. La più piccola vittima fu Anna Pardini: era nata 20 giorni prima, il 23 luglio 1944.
A Sant’Anna di Stazzema “la Repubblica riconosce le sue radici” ha dichiarato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio di commemorazione. Sant’Anna ha proseguito il capo dello Stato, è “un sacrario europeo del dolore. E un simbolo di riscatto di quella rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando democrazia, libertà, pace, laddove si voleva cancellare ogni speranza. Ai discendenti e alle genti di Stazzema, che rinnovano oggi il dolore della propria comunità per lo sterminio dei propri cari, va il sentimento commosso dell’intera Nazione“.
Mattarella: “Ci fu complicità fascista“
“Per la Repubblica – ha aggiunto Mattarella – oggi è giorno di memoria, di raccoglimento, di testimonianza. Il 12 agosto di ottant’anni or sono reparti delle SS naziste, con la complicità fascista, compirono nelle frazioni di Stazzema uno degli eccidi più spietati della Seconda Guerra Mondiale. Uccisero senza pietà donne, anziani, bambini, sfollati che pensavano di aver trovato un rifugio sottraendosi ai combattimenti. Fu la guerra portata alle popolazioni civili, lo sterminio di comunità locali incolpevoli. Fu la tragedia che si abbatté sui villaggi della linea Gotica, a Padule di Fucecchio, a Marzabotto, fra le altre“.
“Sconfiggere chi fa crescere l’odio”
A Sant’Anna di Stazzema, ha ribadito il Presidente, “la Repubblica può riconoscere le sue radici. Quelle che, anche oggi, ci spingono a respingere le ragioni della guerra come strumento di risoluzione delle controversie. Il testimone della memoria e dell’impegno continuerà, come a Sant’Anna di Stazzema, a passare di mano in mano, per ricordarci che si tratta di crimini imprescrittibili, per accompagnarci sulla strada della civiltà e della pace, sconfiggendo chi fa crescere l’odio“.
Una mostra di 200 foto
In occasione dell’80° anno dalla strage di Sant’Anna di Stazzema, l’associazione Martiri di Sant’Anna ha voluto onorare le vittime con un’iniziativa speciale. E ha presentato una mostra di 200 fotografie, molte delle quali inedite, per cercare di restituire dignità e memoria alle 560 persone massacrate. Le foto appartengono in parte ai familiari dei caduti e in parte all’archivio del Parco nazionale della pace di Sant’Anna. Si vedono bambini imbronciati davanti al fotografo, oppure vestiti con abiti nuovi. Ma anche una coppia nel giorno del proprio matrimonio e, ancora, una giovane ragazza acconciata con delle treccine. Gli scatti restituiscono la verità di quelle vite, spezzate dalla furia nazifascista.
La maggior parte delle immagini ritraggono i volti dei martiri della strage di Sant’Anna. Una piccola riguarda invece i caduti delle località di Mulina, Valdicastello, Capezzano Monte e Bardine San Terenzo. Un video con immagini esclusive è stato proiettato dopo la fiaccolata silenziosa che si è tenuta ieri, domenica 11 agosto, alla vigilia dell’anniversario dell’eccidio, e sarà visibile a tutti a Col di Cava, dove si trova il Sacrario. Le immagini entreranno poi a far parte della dotazione del Museo della Resistenza di Sant’Anna e serviranno anche per il restauro delle lapidi dei defunti sepolti al Sacrario.
Il #12agosto 1944 è ricordato per l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, uno dei più efferati crimini di guerra compiuti dai nazisti In Italia. A 80 anni dall’eccidio, uno speciale, in onda stasera alle 21.10 su #RaiStoria, ripercorre quei fatti attraverso i racconti dei testimoni. pic.twitter.com/5rfeMBKeZP
— Rai Storia (@RaiStoria) August 12, 2024
Sant’Anna, podcast in 7 puntate
La raccolta delle foto non è l’unica iniziativa portata avanti in occasione dell’80° anniversario. Per ricordare l’eccidio di Sant’Anna c’è anche un podcast immersivo in 7 puntate dal titolo Cenere. Il podcast è dell’agenzia Capo Verso, prodotto da Modisfera. Si tratta di un lavoro di memoria collettiva che si basa su di un lavoro di oltre un anno. Si è fatto ricorso alle voci dei superstiti e alle figure chiave del processo, come l’ex procuratore militare capo di La Spezia Marco De Paolis e lo storico Paolo Pezzino.