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Kamala Harris supera Trump nei sondaggi di 5 punti percentuali

Ma si tratta di rilevazioni che possono rapidamente mutare. Più importanti i dibattiti in TV a settembre: ben 3 in un solo mese

Kamala Harris avrebbe sorpassato Donald Trump di 5 punti percentuali, stando agli ultimi sondaggi d’oltreoceano. Si tratta naturalmente di intenzioni di voto virtuali che però indicano una tendenza: dopo il ritiro di Joe Biden e il cambio in corsa del candidato i democratici possono restare in sella e aggiudicarsi di nuovo la Casa Bianca alle presidenziali americane del 5 novembre.

L’ascesa di Harris

Secondo un sondaggio condotto da Ipsos, Harris è in vantaggio su Trump con il 48% delle preferenze contro il 43% del suo avversario. Questo margine di 5 punti rappresenta un notevole passo avanti per la vicepresidente, che sta consolidando la sua posizione come principale sfidante di Trump.

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Foto Ansa/Epa

I fattori chiave che hanno contribuito a questa crescita nei consensi includono la sua efficace strategia di campagna, che punta su temi cari agli elettori democratici come la giustizia sociale e la lotta ai cambiamenti climatici. Inoltre Harris ha beneficiato dell’endorsement di figure politiche di rilievo e del sostegno delle celebrità, fattori che hanno ulteriormente rafforzato la sua posizione.

I dibattiti in Tv con Trump

Nonostante il calo nei sondaggi, Trump rimane un avversario molto duro. L’ex presidente ha intensificato i suoi attacchi contro Harris, accusandola di essere troppo radicale e inadatta a guidare il Paese. Inoltre, Trump ha accettato di partecipare a ben 3 dibattiti televisivi con Harris, la quale però ha posto come condizione di non dibattere su Fox News, canale televisivo vicino a Trump. I dibattiti televisivi fra i candidati alla Casa Bianca dovrebbero svolgersi il 4, il 10 e il 25 settembre. “Abbiamo raggiunto un accordo con Fox il 4 settembre – ha spiegato Trump – con Nbc il 10 settembre e con Abc il 25 settembre“. “Credo sia importante confrontarsi – ha aggiunto – dimostrerò chi è davvero Kamala nel dibattito così come ho fatto con il corrotto Joe, con Hillary e con chiunque altro durante i dibattiti”. “Penso solo – ha continuato Trump – che con Kamala sarà più facile“.

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Il candidato presidenziale indipendente Robert F. Kennedy Jr. Foto Ansa/Epa Caroline Brehman

Le sfide per Kamala Harris

In ogni caso, malgrado il vantaggio nei sondaggi, Kamala Harris dovrà affrontare diverse sfide nei prossimi mesi. La sua campagna dovrà mantenere l’attuale slancio e convincere gli elettori indecisi nei cosiddetti swing states, dove la competizione è più serrata. Inoltre, Harris dovrà continuare a difendersi dagli attacchi di Trump, cercando di non perdere il sostegno degli elettori più moderati.

Un altro ostacolo per Harris potrebbe essere l’economia. Trump punta a incolpare l’attuale amministrazione per eventuali rallentamenti economici. Harris dovrà quindi dimostrare di essere in grado di guidare gli Usa verso una ripresa stabile e sostenibile. Con il vantaggio crescente nei sondaggi, Kamala Harris si sta affermando come una seria contendente per la presidenza degli Stati Uniti. La sua capacità di mantenere questo slancio e di affrontare le sfide che la attendono sarà determinante per il suo successo elettorale. Trump, dal canto suo, non ha intenzione di arrendersi facilmente e continuerà a combattere fino all’ultimo voto. La battaglia per la Casa Bianca è appena entrata nel vivo e i prossimi mesi saranno decisivi per definire chi guiderà gli Stati Uniti nei prossimi quattro anni.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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