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Harris contro Trump: gli ultimi sondaggi

Mentre la vicepresidente continua a guadagnare terreno, il tycoon mantiene un leggero vantaggio

Con le elezioni presidenziali fra poco più di 3 mesi, la sfida tra Kamala Harris e Donald Trump comincia a entrare nel vivo. I sondaggi attuali mostrano un panorama politico estremamente competitivo, con entrambi i candidati impegnati a conquistare il favore degli elettori voto per voto. Vediamo nel dettaglio la situazione in base alle ultime rilevazioni.

Sondaggi, gli Stati chiave

Uno degli aspetti più critici di questa campagna elettorale riguarda la situazione nei cosiddetti swing states, ovvero quegli Stati della repubblica federale statunitense in cui non si manifesta generalmente una chiara preferenza per uno dei due partiti principali. Tanto che sono spesso gli elettori degli swing states a decidere l’esito delle elezioni americane, propendendo ora per il partito Repubblicano, ora per il Partito Democratico. Secondo un recente sondaggio dell’Agenzia Ansa, Trump e Harris sono testa a testa in ben 5 di questi Stati, rendendo la competizione ancora più imprevedibile.

Sondaggi Trump Harris
Foto Ansa/Epa/VelvetMag

Trump in vantaggio

Nonostante Kamala Harris stia guadagnando terreno, alcuni sondaggi indicano che Donald Trump mantiene un leggero vantaggio. Il Sussidiario.net riporta che Trump è avanti dell’1,6% a livello nazionale, anche se Harris sta recuperando rapidamente, soprattutto negli Stati chiave. Questo lieve vantaggio è cruciale, considerando che nel 2020 Trump ha perso contro Joe Biden per una piccola percentuale in alcuni Stati determinanti.

Ma Harris è in rimonta

D’altra parte, altri sondaggi mostrano Harris in una posizione di forza. Secondo l’emittente tv La7, gli istituti demoscopici hanno registrato un rimbalzo a favore della vicepresidente dopo una serie di interventi pubblici e iniziative di campagna particolarmente efficaci. Inoltre, la Repubblica sottolinea che Harris è riuscita a ridurre significativamente il divario nei sondaggi, arrivando a un testa a testa con Trump in diverse rilevazioni.

Entrambi i candidati stanno puntando su temi chiave per conquistare gli elettori. Trump continua a criticare l’amministrazione Biden-Harris, focalizzandosi su temi come la gestione dell’economia e la politica estera, mentre Harris sta puntando su temi come i diritti delle donne e la giustizia sociale. La strategia di Harris sembra particolarmente efficace tra gli elettori più giovani e le minoranze: gruppi di elettorato fondamentali per il successo alle presidenziali.

Joe Biden Kamala Harris vicepresidente
Joe Biden, presidente uscente degli Usa. Foto Ansa/Epa Michael Reynolds

Le sfide per i candidati

Entrambi i candidati affrontano sfide significative. Harris deve consolidare il suo supporto all’interno del Partito Democratico. E convincere gli elettori indipendenti – per esempio quelli propensi a schierarsi col terzo candidato, l’outsider Robert F. Kennedy junior – della sua capacità di governare efficacemente. Trump, invece, deve affrontare le critiche legate al suo passato mandato e convincere gli elettori che può offrire un’alternativa migliore all’attuale amministrazione.

I dibattiti pubblici giocheranno un ruolo cruciale in questa campagna. Harris ha già sfidato Trump a un dibattito diretto nel mese di settembre, ma l’ex presidente vorrebbe cambiare data. Questo potrebbe influenzare significativamente l’opinione pubblica e spostare ulteriormente l’ago della bilancia in uno scenario già molto volatile.

La corsa alla Casa Bianca tra Kamala Harris e Donald Trump si preannuncia come una delle più combattute degli ultimi anni. Le più attendibili rilevazioni demoscopiche al momento indicano una situazione di grande equilibrio, con entrambi i candidati che hanno buone possibilità di vittoria. Sarà fondamentale osservare come si evolveranno le strategie e quali saranno le reazioni degli elettori nei prossimi mesi.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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