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Classifica dei sindaci: Michele Guerra di Parma il più apprezzato in Italia

Male Beppe Sala di Milano, mentre ottiene un ottimo 4° posto Matilde Celentano di Latina

La classifica di gradimento dei sindaci italiani per il mese di luglio 2024, pubblicata dal Sole 24 Ore, ha portato alla ribalta interessanti cambiamenti e sorprese. Il sondaggio, che riflette l’opinione dei cittadini sui loro amministratori locali, vede Michele Guerra, sindaco di Parma, al primo posto, mentre Beppe Sala, sindaco di Milano, scivola dal primo al diciannovesimo posto.

Michele Guerra, indipendente di Centrosinistra, si distingue come il più amato fra i sindaci d’Italia, con un gradimento del 68%. La sua amministrazione è stata apprezzata per la gestione efficace delle risorse locali e per l’attenzione ai problemi dei cittadini. Guerra ha ottenuto un ampio consenso grazie a iniziative che hanno migliorato la qualità della vita a Parma, come l’incremento delle aree verdi e il potenziamento dei servizi pubblici.

guerra sindaco Parma
Michele Guerra, sindaco di Parma. Foto Ansa/Sandro Capatti

La classifica dei sindaci

Il sindaco dem di Milano, Beppe Sala, ha subito una drastica caduta nella classifica, passando dal primo al diciannovesimo posto. Nonostante i suoi sforzi per rendere Milano una città più sostenibile e tecnologicamente avanzata, Sala ha dovuto affrontare critiche riguardo alla gestione del traffico e dell’inquinamento, oltre a problematiche legate alla sicurezza urbana. Questi fattori hanno contribuito a una significativa diminuzione del suo gradimento. Fra i presidenti di Regione, Luca Zaia, governatore del Veneto, si conferma tra i più apprezzati. E mantiene una posizione di rilievo.

Nella classifica dei sindaci, invece, si notano alcune ascese significative:

  • Mario Pardini, indipendente di destra, sindaco di Lucca, ha recuperato ben 13 posizioni, dimostrando una crescente approvazione per le sue politiche locali.
  • Antonio Decaro, sindaco del PD di Bari, ha continuato a essere apprezzato per il suo impegno nella riqualificazione urbana e nei progetti di sviluppo sostenibile. Adesso però, dopo le elezioni europee e comunali del 9 giugno scorso, andrà a Bruxelles, mentre sulla poltrona di primo cittadino siede Vito Leccese, anche lui del PD.
  • Matteo Lepore (PD), sindaco di Bologna, sebbene in calo rispetto all’anno precedente, mantiene una posizione dignitosa al 37°.

Tendenze negative e critiche

Tra i sindaci che hanno registrato un calo di gradimento troviamo:

  • Roberto Gualtieri (PD), di Roma, che ha visto un crollo nel consenso, collocandosi penultimo in classifica. Le problematiche gravissime legate alla gestione dei rifiuti e alla manutenzione delle infrastrutture hanno pesato negativamente sulla sua amministrazione.
  • Gaetano Manfredi (PD), sindaco di Napoli, che nonostante gli sforzi per migliorare la città, non è riuscito a convincere pienamente i cittadini, scivolando nelle posizioni di metà classifica
Celentano sindaca Latina prima donna in classifica nazionale al quarto posto
Matilde Celentano, sindaca di Latina. Foto X @Lunanotizie

Sindaci, il ruolo delle donne

Un dato interessante emerso dalla classifica è la presenza delle donne fra i sindaci. Matilde Celentano (Fratelli d’Italia), sindaca di Latina, è la prima donna nella classifica nazionale, occupando un rispettabile 4° posto. Questo risultato evidenzia l’importanza crescente del ruolo delle donne nella politica locale e la loro capacità di ottenere consensi significativi.

La classifica del Sole24Ore fornisce uno spaccato delle dinamiche politiche locali e delle percezioni dei cittadini riguardo alla leadership dei loro sindaci. I risultati potrebbero influenzare le strategie future degli amministratori locali, spingendoli a focalizzarsi su problematiche specifiche per migliorare il loro gradimento. Ad esempio Beppe Sala potrebbe intensificare gli sforzi per affrontare le criticità emerse, come la gestione del traffico e la sicurezza urbana, per recuperare consensi. Allo stesso tempo Michele Guerra, dovrà continuare a lavorare sodo per mantenere la fiducia dei cittadini.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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