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Povertà in Italia ai massimi storici, la situazione è drasticamente peggiorata

Report della Caritas, che fra il 2019 e il 2023 ha visto crescere fortemente le domande di aiuto. Un italiano su 10 è in condizioni di indigenza assoluta

Il report statistico Povertà 2024 della Caritas sull’Italia fa paura. “La povertà oggi è ai massimi storici ed è da intendersi come fenomeno strutturale del Paese” si afferma. “Le stime preliminari dell’Istat rilasciate lo scorso marzo, e riferite all’anno 2023 attestano che il 9,8% della popolazione, un residente su dieci, vive in uno stato di povertà assoluta”. Per quanto riguarda, in particolare, gli anziani, nel 2023 le Caritas diocesane e parrocchiali hanno incontrato e supportato 35.875 persone nella terza età.

Nel corso degli ultimi anni, si legge ancora nel rapporto, “si è assistito a un netto aumento del peso degli anziani che è passato dal 7,7%, del 2015, a oltre il 13% del 2023. Nel 2023 le persone senza dimora sostenute dalla rete delle Caritas diocesane e parrocchiali sono state 34.554, corrispondenti al 19,2% dell’utenza complessiva. Il valore risulta in crescita sia in termini assoluti che percentuali: nel 2022 erano 27.877, pari al 16,9% del totale. Si contano quindi 6.677 persone senza dimora in più rispetto al 2022 e oltre 10.500 rispetto al 2021“.

Povertà Italia dossier Caritas
Foto X @eccapecca

In 4 anni boom del +40%

Nel 2023, spiega Caritas, nei soli centri di ascolto e servizi informatizzati (3.124 in 206 diocesi in Italia) “le persone incontrate e supportate sono state 269.689. Quasi 270mila ‘volti’ assimilabili ad altrettanti nuclei“. “Rispetto al 2022 si è registrato un incremento del +5,4% del numero di assistiti. Una crescita che si attesta su valori più contenuti rispetto a un anno fa“. Tuttavia “il confronto del numero di assistiti fra il 2019 e il 2023 è impietoso: +40,7%“.

Aumentano le povertà intermittenti

Complessivamente cala l’incidenza delle persone straniere che si attesta al 57% (dal 59,6%), anche per il diminuire delle presenze ucraine in Italia. Nel 2023 si abbassa la quota dei nuovi ascolti che passa dal 45,3% al 41%. Si rafforzano invece le povertà intermittenti e croniche che riguardano in particolare quei nuclei familiari che oscillano tra il “dentro-fuori“. Ossia la condizione di bisogno, o che permangono da lungo tempo in condizione di vulnerabilità. Una persona su quattro che Caritas accompagna è infatti ‘in carico’ all’ente cattolico italiano da più di 5 anni. “Sembra mantenersi uno zoccolo duro di povertà che si trascina di anno in anno senza particolari scossoni” è scritto nel rapporto.

Caritas rapporto statistico povertà in Italia
Foto X @caritas_milano

In tanti hanno figli da mantenere

Per quanto riguarda il profilo di chi chiede aiuto, il Report spiega: “Chiedono aiuto donne (51,5%) e uomini (48,5%). L’età media si attesta a 47 anni“. Le persone che hanno un domicilio rappresentano l’80% del totale. “Alta, come di consueto, l’incidenza delle persone che hanno figli: due persone su tre (66,2%) dichiarano di essere genitori. In alcune Regioni l’incidenza dei genitori risulta ancor più elevata, ad esempio nel Lazio (91%), in Calabria (82,2%), Umbria (81,4%), Puglia (80,6%), Basilicata (79%) e Sardegna (75,3%)“.

150mila bambini indigenti

Se si guarda alle famiglie con minori, queste rappresentano il 55,9% del totale. “In valore assoluto si tratta complessivamente di 150.861 nuclei, a cui corrispondono altrettanti o più bambini e ragazzi in stato di grave e severa povertà. Questo preoccupa e sollecita“. Nascere e crescere in una famiglia povera, osserva Caritas, “può essere il preludio di un futuro e di una vita connotata nella sua interezza da stati di deprivazione e povertà“.

“Anche in virtù del nesso che esiste tra povertà economica e povertà educativa. Tra le persone che Caritas assiste prevalgono quelle con licenza media inferiore che pesano per il 44,3%. Se a loro si aggiungono i possessori della sola licenza elementare (16,1%) e la quota di chi risulta senza alcun titolo di studio o analfabeta (6,9%) si comprende come oltre i due terzi dell’utenza siano sbilanciati su livelli di istruzione bassi o molto bassi (67,3%)“. L’intero Report statistico nazionale 2024 di Caritas Italiana La povertà in Italia è scaricabile qui.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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