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Salto in alto, Tamberi campione d’Europa. E l’Italia vola nel medagliere di Roma

Successo straordinario agli Europei di atletica leggera, mentre l'altista di Civitanova regna incontrastato nella sua disciplina

È Gianmarco Tamberi il nuovo campione d’Europa di salto in alto. Ha vinto la medaglia d’oro agli Europei di atletica leggera in corso a Roma. In una serata, quella dell’11 giugno, in cui già due record nazionali erano stati superati. Ossia quelli di Nadia Battocletti nei 10mila metri (oro) e di Alessandro Sibilio nei 400 metri a ostacoli (argento). Tamberi ha stabilito al primo tentativo dopo una gara un po’ incerta il record dei campionati europei: 2 metri e 37 centimetri.

Gianmarco Tamberi ha 32 anni compiuti il primo giugno, è campione del mondo in carica e ha anche vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Nella gara di Roma ha sbagliato un salto a 2 metri e 26, ne ha sbagliati due a 2 metri e 29 e poi due anche a 2 metri e 33. Erano rimasti a competere soltanto lui e l’ucraino Vladyslav Lavskyy. Dopo il terzo errore di quest’ultimo, l’oro era matematico: Tamberi ha però fatto alzare l’asta a 2 metri e 34 centimetri, superandola con un ampio margine, e poi a 2 metri e 37, facendo altrettanto.

Mattarella Tamberi europei di Roma
Tamberi con Mattarella dopo la vittoria. Foto Ansa/Quirinale

La carriera di Tamberi

Nel 2022 a Monaco, in Germania, Tamberi era diventato campione europeo per la seconda volta in carriera. L’anno successivo invece aveva vinto l’oro ai Mondiali di Budapest, in Ungheria, raggiungendo al primo tentativo la misura di 2 metri e 36 centimetri: tre centimetri sopra il qatariota Mutaz Barshim, l’atleta con cui aveva condiviso l’oro alle Olimpiadi di Tokyo. In gara martedì c’erano anche Stefano Sottile e Manuel Lando, entrambi eliminati al terzo tentativo a 2 metri e 26.

Tamberi ha 32 anni compiuti il primo giugno, è campione del mondo in carica e ha anche vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Nella gara di martedì sera ha sbagliato un salto a 2 metri e 26, ne ha sbagliati due a 2 metri e 29 e poi due anche a 2 metri e 33, quando in gara erano rimasti solo lui e l’ucraino Vladyslav Lavskyy. Dopo il terzo errore di quest’ultimo, l’oro era matematico: Tamberi ha però fatto alzare l’asta a 2 metri e 34 centimetri, superandola con un ampio margine, e poi a 2 metri e 37, facendo altrettanto.

I successi dell’Italia

Con 10 ori, 7 argenti e 3 bronzi, al momento l’Italia è al primo posto nel medagliere agli Europei, che si concluderanno mercoledì 12 giugno. Al secondo posto c’è la Francia, con 4 ori, 3 argenti e 5 bronzi, seguita dalla Norvegia, con 3 ori, 2 argenti e un bronzo. Alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi, dove punta di nuovo all’oro, Tamberi sarà portabandiera dell’Italia assieme alla schermitrice Arianna Errigo.

Nadia Battocletti Gianmarco Tamberi medaglie atletica
Nadia Battocletti festeggia con le compagne di squadra Federica Del Buono ed Elisa Palmero dopo la finale dei 10.000 metri femminili. Foto Ansa/Fabio Frustaci

Da entrambi ci si aspetta molto e i tifosi azzurri sono pronti a sostenerli fino all’ultimo. Di certo con il successo degli Europei di Roma e in particolare con la figura istrionica di Gianmarco Tamberi l’Italia fa parlare di sé nel mondo. Lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è corso ad ammirare la performance dell’atleta ai campionati di Roma, ricevendo l’abbraccio dopo la conquista della medaglia d’oro che lo ha consacrato campione d’Europa.

Il programma dell’ultima giornata

Oggi, mercoledì 12 giungo, è l’ultima giornata degli Europei a Roma. L’Italia si gioca le sue ultime chance per aggiornare una volta di più il ricco medagliere. Questa sera, occhi puntati su Larissa Iapichino nel salto in lungo. Poi quattro finali, tra le più attese: la 4×100 maschile con il ritorno di Jacobs e Tortu, la 4×400 maschile con Lopez, Aceti, Meli e Scotti, la 4×400 femminile con Accame, Trevisan, Borga e Polinari. Ultima, ma non per importanza, la finale dei 1500 con tre italiani in gara: Pietro Arese, Ossama Meslek e Federico Riva.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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