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La guerra della regina Camilla

La moglie di re Carlo III si oppone a una consuetudine reale

Seguendo l’esempio di altre reali, anche la regina Camilla ha deciso di fare sua la battaglia alle pellicce. La moglie di re Carlo III, infatti, è tornata ad affermare il suo impegno a favore dell’ambiente e degli animali. La Sovrana ha promesso che non “procurerà più pellicce per il suo guardaroba” in una lettera inviata a People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), secondo un comunicato dell’organizzazione.

La fondatrice della PETA, Ingrid Newkirk, ha condiviso l’impegno della regina Camilla a salvaguardia degli animali. La Newkirk ha aggiunto che il gruppo della campagna sta “brindando alla regina Camilla con un bicchiere del miglior chiaretto per essere una vera regina schierandosi con il 95% dei britannici che rifiutano di indossare pellicce di animali. La decisione della moglie di re Carlo III non è isolata. Molte regine e icone del mondo dello spettacolo negli ultimi anni hanno rinunciato alle pellicce di animale. Anche in casa Windsor esisteva già un illustre precedente.

Regina Camilla
Ansa

Nella sua guerra alle pellicce, infatti, Camilla segue le orme della defunta regina Elisabetta. La madre di re Carlo III non ha subito rivelato la sua decisione al pubblico. Tuttavia a farlo è stata la sua stilista e confidente Angela Kelly, che nel 2019 ha pubblicato il libro di memorie L’altro lato della medaglia: la regina, la cassettiera e l’armadio. Tra le pagine del libro la Kelly – in seguito licenziata da re Carlo – ha rivelato che la regina Elisabetta avrebbe indossato solo pelliccia sintetica e che anche i bordi in visone dei suoi cappotti erano stati rimossi.

Camilla come Elisabetta II: le regine rinunciano alle pellicce

Buckingham Palace ha successivamente confermato l’abbandono della pelliccia naturale da parte della regina Elisabetta. Un articolo del Telegraph del 2019 recita: “Mentre vengono disegnati nuovi abiti per la Regina, qualsiasi pelliccia utilizzata sarà finta. La regina Elisabetta, però, scelse la via del compromesso, continuando ad indossare la vera pelliccia presente sugli storici indumenti cerimoniali durante gli impegni reali. Sotto questo punto di vista, dunque, gli occhi restano puntati sulla regina Camilla. Alcune vesti ufficiali, che si tramandano da generazioni per gli impegni ufficiali della Corona, presentano delle sezioni in pelliccia. Gli armadi della Famiglia Reale, inoltre, sono pieni di pellicce pregiate che potrebbero non essere più sfoggiate in futuro. La scelta ambientalista dell’attuale sovrana, comunque, si pone in linea di continuità con le convinzioni del marito. Re Carlo III, infatti, è notoriamente vicino alle cause che riguardano in particolare l’ambiente.

Camilla
Ansa

La lotta di Camilla alle pellicce, dunque, è solo l’ultimo gesto di una monarchia attenta al benessere degli animali. Re Carlo, ad esempio, ha vietato che le residenze reali servissero fegato d’oca a tavola. In occasione della cerimonia di incoronazione, per la prima volta, inoltre, ha imposto che fosse utilizzato un olio di origine vegetale per l’unzione. E il resoconto scritto dell’incoronazione non è stato realizzato su pergamena, ma su carta. La scelta della moglie di Carlo III, però, ha suscitato qualche polemica. Mark Oaten, volto dell’associazione che rappresenta l’industria internazionale della pelliccia, ha respinto le critiche contro le pellicce. In difesa del prodotto ha affermato: “Molte persone acquistano ancora pellicce, perché preferiscono indossare qualcosa che sia naturale e sostenibile, a differenza della pelliccia finta, fatta con la plastica. Ci auguriamo che la Famiglia Reale tenga conto dell’ambiente quando decide cosa indossare, ma la libertà di scelta è la questione chiave“.

 

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Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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