NewsPrimo piano

Covid, via libera definitivo alla Commissione d’inchiesta con i voti di Renzi

L'opposizione ancora una volta si spacca. Buonguerrieri (FdI) attacca Conte e Speranza affermando falsamente che sono stati condannati dai giudici

Le opposizioni si lacerano, Italia Viva vota ancora una volta con la maggioranza di Centrodestra e facilita il via libera definitivo alla Commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid nel 2020. Con i voti del partito di Matteo Renzi, infatti, la Camera dei deputati ha licenziato in terza lettura il provvedimento istitutivo della Commissione. I sì sono stati 132, i no 86, uno solo l’astenuto. L’organismo è composto da 15 senatori e 15 deputati, nominati in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari. E così assicura la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo in almeno un ramo del Parlamento.

Il 14 febbraio, nel corso del dibattito sul voto alla Camera per l’istituzione della Commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid, è scoppiata la bagarre. È stato l’intervento della deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri, a scatenare il caos in Aula. “FdI ha trascinato in tribunale Conte e Speranza per ottenere la verità ed è solo grazie alle sentenze con cui sono stati condannati che abbiamo potuto conoscere i documenti” ha detto Buonguerrieri, suscitando le proteste delle opposizioni. “È una menzogna” ha ribattuto il leader M5S, Giuseppe Conte. “Nessuna condanna. Da voi solo propaganda e fake news“. L’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato di “un intervento squadrista inaccettabile“.

legge commissione Covid camera deputati
Foto X @Montecitorio

Covid, una Commissione al veleno

Una cosa è certa: la Commissione Covid nasce sotto cattivi auspici. Sembra mancare completamente ogni volontà di dialogo fra maggioranza e opposizione. Conte e Speranza non hanno ricevuto alcuna condanna penale dalla magistratura italiana, fino a oggi, per ciò che riguarda le modalità di gestione dell’emergenza quando hanno svolto il ruolo rispettivamente di premier e ministro della Salute.

Quella di Buonguerrieri è stata una gaffe dovuta ignoranza, impreparazione e trascuratezza o è stata una precisa strategia? Il caos scatenato da una così palese e offensiva falsità profferita nell’Aula della Camera dei deputati ha costretto il presidente di turno, Fabio Rampelli (FdI), a sospendere la seduta. Alla ripresa, la deputata ha aggiustato il tiro, parlando di “due sentenze del Tar in cui Conte e Speranza sono stati costretti a dare i documenti grazie a FdI“. “Questa Commissione – ha detto Buonguerrieri – è ciò che ci chiedono milioni e milioni di italiani, che hanno subito lockdown, greenpass, restrizioni. Soluzioni che non avevano alcun supporto scientifico, ma che sono state adottate come misure di cieca disperazione“.

Conte Speranza commissione Covid
Abbraccio fra Conte e Speranza alla Camera. Foto Ansa/Maurizio Brambatti

E poi ha proseguito: “La Commissione dà la possibilità di spiegare perché mentre scoppiava la pandemia l‘Italia regalava mascherine alla Cina, perché in Italia ci sia stato il maggior numero di morti rispetto all’Europa nonostante qui si siano adottate le misure più restrittive, perché si imponevano barriere e dispositivi ai ristoratori, perché si inseguivano le persone sulle spiagge. Magari Conte ci spiegherà quanti soldi sono stati spesi per i vaccini, per i banchi a rotelle, per l’App Immuni, per le mascherine e anche a chi sono finiti questi soldi. È un dovere indagare su presunti abusi e speculazioni“.

La reazione di Conte e Speranza

State creando uno strumento abnorme, quello della Commissione d’inchiesta per attaccare politicamente il Governo precedente, ma non governerete a vita e questo potrebbe rivelarsi un pericoloso precedente“. Così Giuseppe Conte (M5S) ha risposto in Aula alla deputata Buonguerrieri che ha attaccato “Conte e Speranza” definendoli come “il peggior presidente del Consiglio e il peggior ministro della storia“.

In Commissione ne vedremo delle belle” ha detto Conte. “Io sono a disagio per l’intervento che ho ascoltato” ha affermato Roberto Speranza. “Dovrei però forse ringraziare quella deputata: se qualcuno aveva dei dubbi, credo che questo intervento li abbia definitivamente fugati. È emerso in maniera lampante come l’obiettivo di questa Commissione non sia quello di valutare in maniera seria i fatti, ma di fare propaganda politica. Non ho mai sentito un intervento così, solo per attaccare due esponenti di opposizione“. Lo scorso 6 luglio la Camera aveva dato un primo via libera al progetto di legge sulla Commissione, senza il voto di M5S e PD. Adesso la vicenda si chiude: c’è solo da attendere la lista dei deputati e senatori che faranno parte dell’organismo chiamato a indagare.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio