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Corte Costituzionale, Augusto Barbera è il nuovo presidente

Classe 1938, giurista di fama, è stato anche deputato per 5 legislature prima nelle fila del PCI e poi del PDS

Professore emerito di diritto costituzionale all’Università di Bologna, Augusto Barbera è il nuovo presidente della Corte Costituzionale. Eletto dal Parlamento giudice costituzionale nel 2015 su indicazione del Partito Democratico, Barbera è stato parlamentare fra il 1976 e il 1994, prima con il PCI e poi con il PDS.

Nominato ministro per i Rapporti con il Parlamento nel Governo Ciampi (1993-1994), si dimise con altri 3 esponenti della sinistra ventiquattrore ore dopo il giuramento per protesta contro il fatto che la Camera dei deputati aveva negato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi. L’ex premier e segretario del Partito Socialista (PSI) era nel pieno della bufera giudiziaria e politica di tangentopoli.

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Augusto Barbera. Foto Ansa/Ettore Ferrari

La carriera di Barbera

Augusto Barbera, siciliano, ha 85 anni ed è nato a Aidone (Enna). È professore emerito di Diritto costituzionale presso l’Università di Bologna, dove è stato professore ordinario fino al 2010. È sposato e ha due figli e guiderà la Consulta per un anno. Franco Modugno, Giulio Prosperetti e Giovanni Amoroso sono i nuovi vicepresidenti della Corte costituzionale. A indicarli è stato lo stesso Barbera in qualità di nuovo presidente. Giurista di fama, autore prolifico di volumi e saggi sul diritto costituzionale e politico, Barbera è approdato alla Corte Costituzionale nel 2015.

Come detto, il Parlamento lo elesse su indicazione del PD. Barbera ha ricoperto il ruolo di vicepresidente e sino a oggi presidente reggente. Quest’ultimo incarico lo ha rivestito dal momento in cui, lo scorso novembre, è scaduto il mandato di 9 anni di Silvana Sciarra, a cui il nuovo presidente succede a pieno titolo. Laureatosi nel novembre del 1960, si è formato nell’Università di Catania dove, nel 1968, ha conseguito la libera docenza in diritto costituzionale. Nell’ambito dell’attività accademica, è stato professore ordinario di Diritto costituzionale nelle Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna (dal 1994 al 2010) e dell’Università di Ferrara (dal 1970 al 1977).

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il nuovo Presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera. Foto Ansa/Quirinale Paolo Gonadotti

Gli studi e la politica

Ha insegnato Istituzioni di Diritto pubblico nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna (1977-1994) e Diritto costituzionale italiano e comparato nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania (1969-1970). Ha pubblicato 22 volumi e circa 400 tra saggi, note a sentenza, relazioni o interventi a convegni. È stato Direttore, dal 1999 al 2015, di Quaderni costituzionali. Rivista italiana di diritto costituzionale, edita da Il Mulino. È componente del comitato di direzione e del comitato scientifico di diverse riviste, fra cui Rassegna parlamentare, Studi parlamentari e di politica costituzionale, Le istituzioni del federalismo, Nuova informazione bibliografica, Autonomie locali e servizi sociali. Inoltre, co-dirige, insieme al professor Andrea Morrone, gli Annali di diritto costituzionale.

Altra sua grande passione è la politica. Dal 1980 al 1982 consigliere regionale in Emilia Romagna, poi è stato deputato eletto nelle liste del PCI e del PDS per 5 legislature, fra il 1976 e il 1994. Nell’aprile 1993 il premier Carlo Azeglio Ciampi lo scelse come ministro per i Rapporti con il Parlamento (a nominarlo fu il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro). Si dimise però poche ore dopo il giuramento perché il PDS e i Verdi ritirarono i propri ministri a seguito della mancata autorizzazione della Camera ai magistrati per procedere in sede giudiziaria contro Bettino Craxi, sotto accusa in base a vari campi di imputazione da parte della procura di Milano. Infine Augusto Barbera è stato fra i promotori dei referendum elettorali del 1991, del 1993 e del 1999.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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