NewsPrimo piano

La Davis torna italiana dopo 47 anni. Bagnaia di nuovo campione del mondo in Moto GP

Una domenica indimenticabile con due trionfi: nel tennis è una vittoria epocale. Pecco si riconferma: come Valentino Rossi

La Coppa Davis e Pecco Bagnaia: una domenica di trionfi. Una domenica di sport italiano. Una domenica in cui i nostri ragazzi hanno scritto ancora una pagina dello sport italiano. La Coppa Davis torna in Italia dopo 47 anni dal trionfo in Cile. Con un Sinner gigantico. Francesco Bagnaia su Ducati ha di nuovo vinto, il Mondiale individuale della MotoGp, la più importante e seguita categoria tra le corse motociclistiche. Bagnaia è arrivato primo nella classifica piloti dell’attuale stagione grazie alla vittoria nell’ultima gara del torneo, a Valencia, in Spagna.

Partiamo dalla Coppa Davis non ce ne voglia Pecco Bagnaia. Ma il digiuno nel tennis è stato praticamente infinito, lungo 47 anni. Tutti i ragazzi in campo non erano nati nemmeno nell’ultima finale persa, quella del 1998, figuriamoci nella finale vinta del 1976. Sinner, Sonego, Musetti, Bolelli, Arnaldi, capitano Volandri, + Berrettini (che non ha mai lasciato la Nazionale italiana da sola, nonostante fosse infortunato da lungo tempo), come Panatta, Bertolucci, Barazzutti, Zugarelli, capitano Pietrangeli. Una chiusura d’anno suggellata da un meritatissimo trionfo in cui Jannik si è vendicato di Djokovic, oggi un po’ meno cannibale. E l’insalatiera torna finalmente in Italia.

Jannik Sinner vittoria Coppa Davis Italia 2023
@Ansa (EPA/Jorge Zapata)

La vittoria in Coppa Davis in serata è arrivata dopo il risultato di Bagnaia nel pomeriggio. Pecco diventato virtualmente campione quando ancora mancavano 20 giri alla fine della corsa. Il rivale più vicino in classifica, lo spagnolo Jorge Martin, era infatti caduto dopo un incidente con Marc Marquez.

Il trionfo in Coppa Davis: 47 anni dopo Sinner uber alles

Un trionfo quello in Coppa Davis che la fame di tennis degli italiani bramava da tempo immemorabile. Bellissimi i racconti e i documentari di quel successo – se non lo avete fatto godetevi oggi ancora di più Una Squadra sull’epopea del 1976 – perché oggi finalmente ne abbiamo un’altra di squadra e speriamo che faccia meglio! Perché i numeri ci sono, ci sono le individualità, c’è un gruppo coeso. E magari sconfitto ancora sul campo, sarà un po’ meno tra i piedi quel Novak Djokovic che aveva sconfitto Matteo Berrettini in finale a Wimbledon e Sinner nelle Atp Finals.

Una vittoria questa conquistata a Malaga che porta la firma di Jannik Sinner: per aver dominato con il punteggio di 6-3, 6-0 l’australiano De Minaur nel suo match in finale; per la bella prestazione in doppio con Sonego (sempre capace Lorenzo di metterci tanto cuore oltre al tennis sul campo), ma soprattutto per la seconda sconfitta inflitta a Nole in una decina di giorni. E tra le nuove leve del gruppo italico spicca anche Matteo Arnaldi che sempre contro gli Aussie – che non battevamo dal 1980 e i campo c’erano sempre quelli storici – si è riscattato dei match point non sfruttati contro l’Olanda. Il gruppo c’è; il bacino di giocatori è già più ampio. Con Sinner che è la punta di diamante indiscussa, a cui manca solo l’acuto del primo slam. E poi aspettiamo il ritorno di Berrettini, che in finale di major magnificamente – prima di tanta sfortuna – c’era già arrivato.

Dalla Coppa Davis a Bagnaia. Pecco come Rossi e Marquez

Bagnaia, 26 anni, piemontese di Chivasso (Torino), ha conquistato così il secondo titolo mondiale consecutivo in MotoGp e il terzo in carriera dopo quello vinto nel 2018 in Moto2. Quell’anno il campione vinse in sella al VR46 Racing Team, la squadra di Valentino Rossi che negli ultimi tempi ha lanciato molti fra i piloti italiani oggi più competitivi nel Motomondiale. Negli ultimi vent’anni solo Rossi e Marquez erano riusciti a vincere due campionati consecutivi.

bagnaia campione mondo motogp
Francesco Bagnaia campione del mondo di MotoGp 2023. Foto X @MotoGP

Bagnaia era arrivato all’ultimo appuntamento stagionale con 21 punti di vantaggio su Martin. Entrambi guidano una Ducati, tuttavia fanno parte di due squadre diverse. Francesco Bagnaia è del team ufficiale dell’azienda italiana, mentre Jorge Martin fa parte del team Pramac Racing che si serve di moto Ducati.

Bagnaia avrebbe potuto in teoria portare a casa il titolo mondiale già una settimana fa, nella gara sprint, sottolinea ilpost.it. Ma in quell’occasione Martin aveva ridotto il distacco: lo spagnolo aveva vinto, Bagnaia aveva chiuso al quinto posto. Tra tutte le gare finora disputate, il pilota di Chivasso ne ha vinte 11 e Martin 13. Nella gara di domenica 26 novembre a Valencia, Bagnaia partiva comunque con vantaggio di 14 punti, e grazie a un’ottima qualificazione era riuscito a partire dalla prima posizione. Dopo un errore Martin era finito all’ottavo posto e nel tentativo di risalire in fretta in classifica si è scontrato con Marquez, uscendo dalla gara.

Un pilota molto promettente

Francesco Bagnaia è sempre stato un pilota molto talentuoso. Ad appena 16 anni iniziò a correre in Moto3, la categoria di partenza del Motomondiale per i piloti più giovani. Vinse la sua prima gara nel 2016 e l’anno successivo passò in Moto2, classe intermedia in cui nel 2018 vinse il Mondiale, per poi passare definitivamente in MotoGp. Nella sua prima stagione nella classe principale accumulò tanti ritiri e non ottenne nessun podio, e anche la seconda fu piuttosto difficile. Le cose migliorarono parecchio nella terza stagione, conclusa con quattro Gran Premi vinti e il secondo posto finale in classifica generale.

francesco bagnaia motogp valencia spagna
Francesco Bagnaia. Foto X @AFP/Jose Jordan

L’anno scorso, guidando la Ducati Desmosedici, considerata la miglior moto del campionato, Bagnaia ha avuto una difficile prima metà di Mondiale, ma dall’undicesima gara in poi ha vinto 4 Gran Premi di fila. All’ultima tappa del campionato, anche allora il Gp di Valencia, era arrivato con 23 punti di vantaggio. Gli bastò l’ottavo posto per vincere la classifica piloti, primo italiano a riuscirci dopo Valentino Rossi. Dopo la grande rimonta del 2022 sul francese Fabio Quartararo, quest’anno Bagnaia ha guidato a lungo la classifica generale piloti, resistendo al ritorno di Martin nella seconda metà della stagione. Si tratta dunque di un pilota che ha dimostrato ampie capacità di recupero e resistenza e che d’ora in avanti sarà il campione da battere per chiunque vorrà dare la scalata al cielo della MotoGp.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio