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Gonzo Girl, l’esordio alla regia di Patricia Arquette in anteprima alla Festa del Cinema di Roma

Il film, che trae ispirazione dal romanzo semi-autobiografico di Cheryl Della Pietra, tra brama di successo, droga e codipendenza

La diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma sta per concludersi, ma continua a sorprendere il pubblico con l’aggiunta di nuove e straordinarie anteprime che ampliano ulteriormente l’offerta cinematografica della kermesse. E tra i titoli più attesi, presenti nel programma delle ultime proiezioni, emerge senza dubbio l’esordio di Patricia Arquette dietro la macchina da presa con il suo film Gonzo Girl.

Gonzo Girl ha già avuto l’opportunità di fare il suo debutto in anteprima mondiale lo scorso 7 settembre al Toronto Film Festival 2023, nella sezione Discovery. E oggi, 26 ottobre, è la volta della presentazione italiana. Il film, infatti, approda sul grande schermo della Sala Petrassi, presso l’Auditorium Parco della Musica, in occasione dell’importante evento cinematografico romano. Una storia, quella raccontata nella prima pellicola di Patricia Arquette, che trae ispirazione da un romanzo semi-autobiografico di Cheryl Della Pietra, in cui l’autrice condivide la sua folle avventura come assistente di Hunter S. Thompson, celebre autore di Paura e delirio a Las Vegas e padre del gonzo journalism. L’interpretazione dei personaggi principali è stata affidata a Willem Dafoe e Camila Morrone. A completare il cast, poi, Elizabeth Lail, Ray Nicholson, Leila George, James Urbaniak e la stessa regista e attrice Patricia Arquette.

Gonzo Girl, esordio alla regia di Patricia Arquette
Gonzo Girl, esordio alla regia di Patricia Arquette con Willem Dafoe e Camila Morrone in anteprima alla Festa del Cinema di Roma – VelvetMAG.it
Foto crediti: Ufficio stampa Festa del Cinema di Roma

Sinossi Gonzo Girl 

Siamo nel 1992, ad Aspen, Colorado. Alley Russo (interpretata da Camila Morrone), una giovane aspirante scrittrice, si guadagna da vivere come barista, ma sogna un giorno di affermarsi nel mondo della letteratura. Quando si imbatte nell’iconico autore letterario e pioniere del giornalismo gonzo, Walker Reade (interpretato da Willem Dafoe), la sua vita prende una svolta inaspettata. Alley decide di accettare un lavoro come assistente personale di Reade, noto per il suo stile di vita psichedelico e sregolato.

Gonzo Girl, esordio alla regia di Patricia Arquette
Gonzo Girl, esordio alla regia di Patricia Arquette con Willem Dafoe e Camila Morrone in anteprima alla Festa del Cinema di Roma – VelvetMAG.it
Foto crediti: Ufficio stampa Festa del Cinema di Roma

La droga e l’alcol offuscano i confini tra il genio creativo e l’autodistruzione, e la ragazza si ritrova trascinata in una situazione totalmente caotica, priva di controllo. Mentre, infatti, osserva il suo eroe letterario in preda al declino, si trova a dover fare i conti con una serie di dilemmi morali. Deve decidere se aiutare Walker a completare il suo romanzo tanto atteso, nonostante i mezzi discutibili che potrebbero essere necessari. E, spinta dalla sua irrefrenabile volontà di conseguire il suo obiettivo, si ritrova a compiere compromessi che lentamente la allontanano da chi è realmente.

Gonzo Girl tra ricerca incontrollabile di successo e codipendenza

Questo film si addentra in molteplici tematiche complesse ed affascinanti, andando oltre il mero contesto del giornalismo gonzo, che funge solamente da sfondo per la storia nel suo complesso. Tra queste troviamo sicuramente il tema della codipendenza che si manifesta attraverso la relazione tra Alley e Walker Reade. Alley è talmente ammaliata da Walker che si lascia coinvolgere nel suo stile di vita sregolato e autodistruttivo, è ossessionata da ciò che è riuscito a costruire, lo idealizza. Dall’altra parte Walker sfrutta la sua devozione per scopi personali.

Un’altra sfaccettatura del film riguarda la sete insaziabile di successo. Walker Reade, un giornalista gonzo leggendario, noto per la sua audacia e capacità di raccontare storie uniche e stravaganti, si trova però in una fase di stallo nella sua carriera. È costretto a scrivere in pochissimo tempo un romanzo che possa riportare in auge la sua fama, e per trovare l’ispirazione si rifugia in un mondo di droghe, alcol ed eccessi, non ha paura di morire l’importante è che tutti ricordino chi è. E poi c’è Alley, che quello stesso successo lo guarda da lontano e lo desidera intensamente, tanto da essere disposta a sacrificare persino la propria integrità personale pur di ottenerlo.

Patricia Arquette: “mi interessavano alcuni aspetti degli Anni ’90

Durante conferenza stampa, che è seguita alla proiezione del suo film d’esordio, Gonzo Girl, Patricia Arquette ha spiegato come nasce la decisione di intraprendere questo progetto cinematografico e le sue emozioni nel confrontarsi per la prima volta con il ruolo di regista. “Tom, il nostro produttore, è venuto da me portandomi tutto il materiale e mi è sembrato subito molto interessante. Mi è sempre piaciuto Hunter S. Thompson, soprattutto la sua scrittura, mi ha ispirato a vivere una vita più selvaggia, più libera. Il film è tratto dal romanzo, anche se nella sceneggiatura ho cambiato delle cose. Non volevo creare una sua caricatura, volevo essere più libera di andare in profondità.

Successivamente, sottolinea quali sono stati gli argomenti su cui si è voluta concentrare maggiormente: “mi interessavano molto alcuni aspetti degli Anni ’90: il blocco dello scrittore, la figura di un’assistente, imparare il proprio mestiere da qualcun altro e anche il rapporto tra due persone che sono nate in epoche diverse, ma che crescono insieme. A volte penso che la vita abbia a che fare con la crescita, e questa è stata un’esperienza che mi ha reso molto umile. Mi ha sempre appassionato la regia anche se preferisco fare l’attrice”.

Arianna Varvesi

Tv e Cronaca rosa

Romana, studentessa di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi Roma Tre. Appassionata di psicologia criminale per cui ha seguito diversi seminari dedicati alle tecniche di riconoscimento della menzogna. Ha approfondito le tematiche del diritto internazionale tanto da prendere parte ad una simulazione ONU organizzata secondo il Model United Nation.
Si occupa di serie tv sul blog di VelvetMAG dedicato ai VIP www.velvetgossip.it. In particolare reality e talent show senza distogliere lo sguardo dalla cronaca rosa.

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