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Università, fra le prime 50 d’Europa solo una è italiana

Il Politecnico di Milano svetta in graduatoria fra gli atenei del nostro Paese. Seguono Roma, Bologna e Padova

La società di consulenza QS (Quacquarelli Symonds) ha stilato una classifica delle migliori Università d’Europa. Il Politecnico di Milano è tra i 50 atenei del Vecchio Continente che offrono un’ottima formazione agli studenti, pur collocandosi in fondo alla classifica, al 47° posto.  

È tuttavia il solo ateneo italiano fra i primi 50, secondo la QS, composta da esperti mondiali della formazione universitaria e manageriale. Il “Poli” si conferma quindi al primo posto tra gli atenei italiani in Europa, considerando fra la 50ª e la 100ª posizione si trovano altri atenei del nostro Paese. Ovvero La Sapienza di Roma, l’Università di Bologna e quella di Padova.

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Foto Twitter @polimi

Università, i primi 3 atenei

Per il nostro Paese c’è un buono risultato nell’indicatore relativo alla produttività dei ricercatori. Secondo la Quacquarelli Symonds l’Italia occupa infatti 25 delle prime 100 posizioni, superando nettamente Francia e Germania. In testa al Qs Ranking si posiziona Oxford (Regno Unito), seguita dal Politecnico di Zurigo e da Cambridge (ancora Regno Unito). Quarto e quinto posto per due atenei londinesi: l’Imperial College e lo University College. Quanto alle altre università italiane, La Sapienza (Roma) è 65ª, Bologna 78ª e Padova 89ª.

Il ranking delle migliori università ha tenuto in considerazione anche altri indicatori in cui il Politecnico di Milano si è posizionato brillantemente. In Employer Reputation, che valuta le opinioni dei datori di lavoro a livello globale, e Academic Reputation, basato su un sondaggio somministrato a migliaia di accademici. Nel Qs World University Rankings del 2023, il Politecnico si era posizionato all’8° posto al mondo in Design, al 10° posto in Architettura e al 18° posto in Ingegneria.

Come abbiamo sottolineato, per quanto riguarda la produttività dei ricercatori universitari, l’Italia brilla occupando ben 25 posizioni tra i primi 100 posti, superando nettamente Francia e Germania, che registrano 13 atenei ciascuno in questa fascia. Secondo questo criterio, considerando le prime 200 università, l’Italia si conferma ancora una volta leader con 42 atenei classificati, davanti al Regno Unito (39) e alla Germania (22). A livello nazionale, sono i tre politecnici – Bari, Torino e Milano – a spiccare. Seguono l’Università di Napoli Federico II e l’Università di Firenze, che completano la top 5 italiana.

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la Sapienza di Roma è fra le prime 100 Università d’Europa. Foto Twitter @SapienzaRoma

La classifica livello mondiale

Lo scorso giugno la Qs World University Rankings aveva stilato la graduatoria degli atenei migliori a livello mondiale. Per quanto riguarda il nostro Paese, il risultato migliore lo aveva ottenuto ancora il Politecnico di Milano, passato dal 139° al 123° posto. La Sapienza di Roma era salita molto, scalando varie posizioni e passando dal 171° al 134° posto. Così diventando il secondo miglior ateneo italiano. Cresceva anche l’Università di Bologna, balzata al 154° (era al 167° posto l’anno scorso). Seguivano poi Padova e il Politecnico di Torino.

123. Politecnico di Milano
134. Sapienza di Roma
154. Alma Mater Studiorum di Bologna
219. Padova
252. Politecnico di Torino
276. Statale di Milano
335. Napoli – Federico II
349. Pisa
358. Firenze
364. Torino 

Per quanto riguarda le prime 10 posizioni a livello mondiale, al primo posto si confermava il Massachusetts Institute of Technology (MIT), davanti a Cambridge e a Oxford. quest’ultima università superava Stanford conquistando il podio. Nella top 10 entrava la National University of Singapore, prima tra quelle asiatiche. Bene anche l’Australia che piazzava tre atenei nelle prime venti posizioni.

1. Massachusetts Institute of Technology (MIT)
2. Cambridge
3. Oxford
4. Harvard
5. Stanford
6. Imperial College di Londra
7. ETH di Zurigo
8. Università nazionale di Singapore (NUS)
9. UCL
10. Università della California, Berkeley (UCB)

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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