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Cosa fare se il cane si è preso le zecche

Soluzioni concrete ed efficaci per risolvere questo problema abbastanza comune

Le zecche nel cane sono un problema più comune di quanto si possa immaginare. Si tratta, infatti, del parassita esterno più diffuso tra i quattro zampe e che può attaccare in diverse circostanze. Considerando che potrebbe trasformarsi in potenzialmente pericoloso, è importante sapere come agire per proteggere il pet di casa.

Le zecche sono tra i parassiti esterni più diffusi. Attaccano i cani e possono procurare malattie anche letali nel quattro zampe (e persino nell’uomo). Si tratta di grossi acari che si nutrono di sangue e non sono particolarmente resistenti alle basse temperature, ma oggi sono attive praticamente tutto l’anno. È un parassita dal facile riconoscimento, infatti quando attacca il cane può arrivare fino ad 1 cm (ma di norma le sue dimensioni si aggirano tra 1-2 mm). A diventare più grandi sono le femmine, perché sono le uniche che depongono le uova e per questo motivo necessitano di più quantità di sangue. Esistono più di 900 specie diverse e si distinguono per diversi fattori, fra cui la predilezione di un ospite rispetto ad un altro.

Cane e zecche
Cane in giardino – VelvetMag

Come attaccano le zecche

Le zecche sono pericolose per i cani perché quando si nutrono del loro sangue non lo succhiano semplicemente, ma emettendo una sostanza anticoagulante con la saliva non permettono al sangue di coagularsi. Inoltre, assorbono la parte corpuscolata (le cellule) e rigurgitano la parte liquida riportandola in circolo. Con questo meccanismo infettano il loro ospite perché sono in grado di iniettare batteri o virus all’interno del cane (nel nostro caso specifico). Se poi il quattro zampe è attaccato da più zecche, quest’ultime tendono a raggrupparsi a grappoli rendendo l’infestazione ancora più pericolosa, perché in questo modo una sola zeccha può infettare tutte le altre e quindi l’ospite in maniera più consistente.

Le malattie più comuni veicolate dalle zecche sono l’erlichiosi, la piroplasmosi, la malattia di Lyme, paralisi e encefalite da zecca. A parte l’encefalite, tutte le altre malattie sono provocate dai batteri. L’encefalite, invece, è causata da una tossina che si trova nella saliva delle zecche e si sprigiona dopo diversi giorni dall’attacco. In questo caso il cane può presentare sintomi quali: debolezza, paralisi, letargia, disturbi della coordinazione fino a diventare letale, soprattutto se la zecca è molto vicina alla testa. Rimuovere l’acaro è l’unica soluzione per salvare l’animale in questa situazione. A tal proposito è bene osservare in quali zone si depositano principalmente le zecche: ascelle, zampe, orecchie, testa, collo e zona perineale. Per questo è sempre opportuno controllare il cane, specialmente nel caso in cui si frequentano i boschi, campi o pascoli che rappresentano i luoghi più infestati (ma anche le fessure dei marciapiedi in strada).

Shampoo per cani
Prodotti per la cura del cane – VelvetMag

Rimuovere il parassita

Inoltre, se il cane vive in giardino, tenere sempre presente che topi e gatti randagi sono portatori. Importante sapere che le zecche possono attaccarsi anche ai vestiti, specialmente ai tessuti di lana particolarmente pelosi. Sugli abiti restano vitali anche per giorni, per questo è buona accortezza disinfettare i capi dopo una passeggiata nei boschi. Giunti a questo punto è fondamentale sapere cosa fare se il cane è stato attaccato dalle zecche. Come prima cosa si afferra con una pinzetta nel punto più vicino alla pelle possibile. Utilizzare sempre guanti e un fazzoletto, per evitare che, nel caso in cui si rompa, possa contaminare. Con le pinzette bisogna ruotare leggermente al fine di staccare l’acaro senza romperlo e tolta la zecca va riposta in un barattolo ermetico con dell’alcool che la farà morire. Continuare comunque a monitorare il cane e avvisare il veterinario.

Nel caso in cui la testa della zecca dovesse rimanere attaccata alla pelle, basterà usare una pomata antibiotica per prevenire infezioni e disinfettando la parte compromessa. Una reazione infiammatoria farà espellere la testa da sola. Non allarmarsi neanche nel caso di un lieve gonfiore che può risultare normale in caso di infiammazione. Utilizzare un ottimo antiparassitario per prevenire ogni attacco resta, comunque, sempre la soluzione migliore. Ovviamente il consulto di un medico veterinario non è mai superfluo, sarà infatti lo specialista a consigliare il prodotto più adatto alle esigenze del proprio animale.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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