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Ucraina, i russi bombardano Kiev: morti e feriti

Eppure, mentre la guerra continua a mietere vittime senza sosta, Zelensky parla di soluzione politica per la Crimea

In Ucraina la capitale Kiev torna sotto il fuoco russo. Un attacco con droni e missili ha centrato la città: si contano almeno 2 morti e 3 feriti. Colpita anche Odessa. È il primo bilancio dell’ennesima aggressione da parte degli invasori alla capitale dell’Ucraina. Il bombardamento è avvenuto durante la notte fra il 29 e il 30 agosto.

Kiev non subiva un attacco così potente dalla primavera. In totale, più di 20 obiettivi nemici sono stati distrutti dalle forze di difesa aerea” recita il resoconto delle forze ucraine. In Russia, intanto, gli aeroporti moscoviti di Domodedovo, Sheremetyevo e Vnukovo sono stati temporaneamente chiusi a causa di attacchi da parte ucraina.

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Vittime e distruzione a causa dei bombardamenti russi su Kiev. Foto Twitter @HHungduc

Ucraina, attacchi sempre più forti

Il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Serhii Popko, ha precisato che le due persone sono morte a causa di detriti caduti su un edificio commerciale nel distretto di Shevchenkivskyi. Una giovane di 24 anni è stata ricoverata in ospedale per le ferite causate da schegge di vetro, ha riferito il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko. “Kiev non subiva un attacco così potente dalla primavera“, ha detto Popko. I detriti sono caduti su edifici non residenziali nei distretti Darnytskyi e Shevchenkivskyi, provocando lo scoppio di incendi in entrambi i siti. I vigili del fuoco e altri operatori di emergenza hanno lavorato a lungo sui luoghi dell’attacco.

Le autorità di Kiev hanno dichiarato l’allarme aereo per l’intera Ucraina. La regione della capitale ha vissuto una notte di terrore: la popolazione ha udito almeno due serie di esplosioni provocate dai bombardamenti dei russi. Nelle prime ore del 30 agosto si sono udite esplosioni anche nelle città di Krivoy Rog, Odessa e Cherkassy, nonché nelle regioni di Kirovograd e Cherkassy, secondo quanto riferisce la Tass, l’agenzia di stampa russa.

“Abbattuti 28 missili russi”

Il generale Valerii Zaluzhnyi, comandante in capo delle forze armate ucraine, ha reso noto che le difese aeree ucraine hanno abbattuto 28 missili russi e 15 dei 16 droni lanciati durante la notte in tutto il paese. “L’attacco combinato su larga scala della Federazione russa (missili cruise+Shahed) su Kiev è indiscutibilmente un attacco deliberato contro la popolazione civile” ha commentato su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Il motivo: una vendetta per i crescenti incidenti nella stessa Federazione russa, i fallimenti in prima linea, l’odio etnico e il tentativo di intimidazione psicologica. Indubbiamente un attacco di questo tipo si qualifica come un atto di terrorismo dimostrativo, ragionato, premeditato e commesso da un gruppo di persone già associate in un complotto“.

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Foto Ansa/Epa Oleg Petrasyuk

Zelensky e la “soluzione politica

Droni ucraini avrebbero preso di mira 6 regioni russe nelle prime ore del 30 agosto. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. Si tratta del più grande attacco di droni sul suolo russo dall’inizio della guerra. Gli Uav (acronimo che sta per aeromobili a pilotaggio remoto, cioè il drone) hanno colpito un aeroporto nella regione occidentale di Pskov. E sono stati abbattuti nelle regioni di Mosca, Oryol, Bryansk, Ryazan e Kaluga.

Continua a far discutere, intanto, l’affermazione di Zelensky alla tv ucraina, secondo cui per la Crimeaè possibile una soluzione politica“. Per la prima volta, nei giorni scorsi, Zelensky ha espressamente affermato la possibilità di una soluzione non militare alla questione. Nel 2024 incombono le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e Joe Biden andrà presto sotto pressione perché dimostri agli americani che il loro sostegno a Kiev non è stato inutile. Ma a Washington serpeggia pessimismo sul fatto che l’Ucraina possa ricacciare indietro i russi. La controffensiva militare è troppo lenta e non sfonda. Per assurdo, proprio adesso che la guerra è divenuta un pantano di trincee contrapposte emergono maggiori probabilità di un cessate il fuoco e di accordi di pace.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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