NewsPrimo piano

Strage di Bologna, Mattarella: “Matrice neofascista”. Meloni assente

Anche il ministro Nordio parla di "strage fascista" mentre la premier, che in passato negò questo aspetto, sta lontana per evitare contestazioni

Ricorre il 2 agosto il 43° anniversario della strage di Bologna. Il 2 agosto 1980, alle 10:25, una bomba, collocata nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria, esplose provocando la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200, oltre alla distruzione di parte della stazione stessa. “La ricerca della verità completa è un dovere che non si estingue, a prescindere dal tempo trascorso” il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La strage di Bologna è il più grave atto di terrorismo, di fatto un’azione di guerra, mai accaduto in Italia da dopo la Seconda Guerra Mondiale. A 43 anni dai fatti si è acclarata la matrice neofascista dell’attentato. Un attacco coperto da complicità nella massoneria e nei servizi segreti italiani e stranieri. Ma la piena luce sui fatti e sui mandanti deve ancora arrivare. Come per tutti i grandi orrori italiani seguiti agli anni della cosiddetta strategia della tensione: il caso Moro, Ustica, le stragi di mafia del ’92-’93, solo per citarne alcuni.

strage bologna folla commemorazione
Migliaia di persone a Bologna il 2 agosto 2023 per commemorare le vittime della strage del 1980. Foto Twitter @sbonaccini

Mattarella sulla strage di Bologna

È in gioco la credibilità delle istituzioni democratiche” afferma il capo dello Stato in un messaggio. “La città di Bologna, sin dai primi minuti dopo l’attentato, ha mostrato i valori di civiltà che la animano. E con Bologna e l’Emilia-Romagna, l’intera Repubblica avverte la responsabilità di difendere sempre e rafforzare i principi costituzionali di libertà e democrazia che hanno fatto dell’Italia un grande paese“.

sergio mattarella quirinale strage bologna
Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Foto Ansa/Fabio Frustaci

La matrice neofascista

L’Italia ha saputo respingere gli eversori assassini, i loro complici, i cinici registi occulti che coltivavano il disegno di far crescere tensione e pauraafferma ancora il presidente riguardo alla strage di Bologna. È servita la mobilitazione dell’opinione pubblica. È servito l’impegno delle istituzioni. La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato.”

Bologna, commemorazione tesa

Quello del 2 agosto 2023 sarà però un ricordo lacerato a Bologna. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in passato ha negato la matrice fascista della strage riconosciuta dalle sentenze della magistratura. Alla manifestazione non sarà presente. C’è invece il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, già prefetto del capoluogo emiliano, che però non parlerà dal palco, cosa che negli ultimi anni è di prassi. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, finito nel mirino del presidente delle associazioni dei parenti delle vittime, Paolo Bolognesi, ha riconosciuto che “in sede giudiziaria è stata accertata la matrice neofascista della strage”. E ha assicurato l’impegno “per una inderogabile ricerca di quella verità completa che la Repubblica riconosce come proprio dovere“. Come sottolinea La Stampa, Nordio è l‘unico di Fratelli d’Italia a utilizzare l’espressione “strage fascista che compare nella lapide alla stazione.

nordio matrice fascista strage bologna
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Foto Ansa/Giuseppe Lami

La Commissione d’inchiesta

La tensione sulla strage di Bologna c’è anche riguardo a un altro aspetto. Il Centrodestra vuole una commissione d’inchiesta parlamentare, come chiede il presidente della Commissione cultura alla Camera, Federico Mollicone, di Fratelli d’Italia. Secondo lui “questa non è una commissione sulla strage di Bologna, ma sulla storia d’Italia durante la guerra fredda, dal 1945 alla scomparsa di Graziella De Palo nel 1980“.

Un’iniziativa che “non vuole sostituirsi alla magistratura, né vuole essere contro qualcuno. Ma ha 3 obiettivi: ricostruire la storia della guerra fredda in Italia, fare luce su alcune vicende specifiche (Caso Moro, quello di Graziella De Palo, l’attentato alla sinagoga di Roma) e creare un archivio unico digitale“. La Commissione immaginata da Mollicone metterebbe al centro il ruolo delle potenze straniere nelle vicende italiane, specie quelle dell’Est Europa, “che anche presidenti che venivano dal Centrosinistra, come Giovanni Pellegrino e Beppe Fioroni, hanno riconosciuto“. Ma secondo i familiari delle vittime questo non sarebbe altro che un modo per far riemergere la teoria della matrice palestinese della strage di Bologna. “Una sciocchezza tirata fuori dai soliti personaggi che vogliono fare solo confusione e depistaggio” afferma Paolo Bolognesi. Qui VelvetMag ha esposto ciò che a oggi sappiamo di certo sulla strage di Bologna.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio