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House of the Dragon 2, perché continuerà le riprese nonostante lo sciopero

La seconda stagione proseguirà il lavoro sul set nonostante lo stop di attori e sceneggiatori oltreoceano: perché?

I fan di House of the Dragon sono alquanto confusi, considerando lo sciopero di sceneggiatori e attori in corso ad Hollywood. Perché la serie TV spin-off di Game of Thrones continua a registrare sul set? Ecco il motivo. 

Hollywood è in fermento ormai da mesi. Tutto ha avuto inizio con lo sciopero degli sceneggiatori, partito ad inizio maggio e ancora in corso. Da pochi giorni, invece, è partito anche lo sciopero degli attori, il cui impatto avrà forti conseguenze per la macchina dell’intrattenimento. E mentre molte produzioni hanno interrotto il lavoro sul set e anche dietro le quinte, posticipando eventuali date o mettendo in pausa qualsiasi progetto futuro, alcune serie TV non hanno rallentato la propria corsa. Il caso più eclatante è quello di House of the Dragon, le cui riprese della seconda stagione sono ancora in corso.

House of the Dragon 2
Crediti: HBO/Sky – VelvetMag

Sin dai tempi dello sciopero degli sceneggiatori, House of the Dragon ha reso noto che avrebbe continuato con le riprese. A spiegare il motivo, all’epoca, è stato anche George R.R. Martin, autore dei romanzi e che offre la sua collaborazione anche allo show televisivo. A detta dello scrittore, la sceneggiatura è già completa e revisionata prima di arrivare sul set, motivo per cui le riprese non hanno badato allo sciopero degli sceneggiatori. Ma adesso che anche gli attori sono in sciopero, perché House of the Dragon continua la lavorazione sul set?

House of the Dragon, perché la seconda stagione è ancora in lavorazione sul set?

Spin-off di Game of Thrones nato come prequel incentrato su quanto accaduto alla dinastia dei Targaryen, House of the Dragon ha riscosso successo con il primo ciclo di episodi guadagnando un pronto rinnovo. Le riprese della seconda stagione sono partite da qualche mese ormai, ma non hanno subito battute d’arresto e il motivo è semplice. Secondo quanto riportato da Variety, la produzione dello show non è influenzata tecnicamente da quanto accade oltreoceano perché gli attori presenti sul set di House of the Dragon hanno stipulato contratti regolati dal sindacato locale britannico Equity. Ciò significa che la serie tv è autorizzata, almeno tecnicamente, a proseguire con il lavoro perché i membri di Equity non sono legalmente autorizzati a scioperare mostrando solidarietà con le controparti americane guidate dalla SAG-AFTRA.

House of the Dragon 2
Crediti: HBO/Sky – VelvetMag

Infatti, poco prima che lo sciopero in quel di Hollywood partisse ufficialmente, Equity ha condiviso una guida di reminder: “Equity UK sosterrà SAG-AFTRA e i suoi membri con tutti i mezzi leciti. Un esecutore che si unisce allo sciopero (o si rifiuta di oltrepassare un picchetto) nel Regno Unito non avrà alcuna protezione contro il licenziamento o la denuncia per violazione del contratto da parte del produttore o dell’ingaggio. Allo stesso modo, se Equity incoraggia qualcuno a partecipare allo sciopero o a non oltrepassare un picchetto, Equity stessa agirà illegalmente e quindi responsabile per danni o un’ingiunzione“.

Ambientato circa 170 anni prima rispetto a Game of Thrones, House of the Dragon continuerà ad esplorare quanto accaduto alla famiglia Targaryen e spiegherà com’è caduta in rovina. A detta di George R.R. Martin, la serie TV potrebbe durare almeno fino a quattro stagioni. Nel frattempo, la prima ha guadagnato otto nomination agli Emmy Awards.

Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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