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Cambiamenti climatici, l’Italia fra caldo e trombe d’aria

Bollino rosso in tante città mentre un mini uragano si abbatte sul Cadore. Il clima del nostro Paese sta diventando tropicale

Afa e caldo in leggera attenuazione al Nord Italia nei prossimi giorni. Secondo il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute, le città con bollino rosso sono in discesa dalle 23 di mercoledì 19 luglio alle 18 di giovedì 20 luglio.

Resta massima allerta ad Ancona, Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze. Ma anche a Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma e Viterbo. Mentre le città con bollino giallo diventano 8 e sono tutte al Nord: Bologna, Bolzano, Brescia, Milano, Torino, Trieste. Così come Venezia e Verona. Passerà da giallo a arancione, invece, il bollino previsto a Genova.

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Caldo a Roma (a sinistra); tromba d’aria nel Cadore in Veneto (a destra). Foto Ansa/Velvet Mag

Le ondate di caldo si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi. In sostanza quando abbiamo spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio più grave di quanto si pensi per la salute della popolazione. E in particolar modo per quella dei bambini e degli anziani. Per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore il ministero elabora dei bollettini giornalieri per 27 città con previsioni a 24, 48 e 72 ore.

Caldo torrido e poi bufere violentissime

In questa settimana di temperature roventi su tutta Italia e in particolare al Centro e al Sud, con quasi 50 gradi in alcune zone della Sicilia e della Sardegna, fa ancora più impressione la violenta tromba d’aria che ha sconvolto il Cadore il 18 luglio: le stesse zone devastate dalla tempesta Vaia dell’autunno 2018. Un segno dei cambiamenti climatici che stanno sempre più colpendo l’Italia, che dove affrontare da un lato la tropicalizzazione del clima e dall’altro un processo di progressiva, parziale, desertificazione.

Fino al pomeriggio anche in quota si boccheggiava per la calura, come in pianura. Poi, all’improvviso, tutto è cambiato. Attorno alle 17 un primo fronte nuvoloso si è avvicinato alle Dolomiti facendo da detonatore all’enorme quantità d’energia accumulatasi con le temperature a oltre 35 gradi di queste giornate. L’innesco ha scatenato una tromba d’aria accompagnata da forti scrosci di grandine, passati sui boschi del Cadore del Comelico e dell’Ampezzano come un ‘rasa erba’. Sui social diversi video mostrano conifere alte 20 metri che cadono come birilli e tetti scoperchiati e spazzati via quasi fossero di carta.

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Devastazione in ampi tratti di bosco del Cadore il 18 luglio 2023. Foto Ansa/Regione Veneto

Regole per resistere al caldo

A fronte di tutto questo, e tornando al caldo, sono 10 le regole che il ministero della Salute raccomanda ai cittadini per proteggersi dall’ondata di calore. La prima raccomandazione è evitare di uscire nelle ore in cui il caldo ‘morde’ di più e “aiutare le persone più fragili, e facilmente a rischio, a proteggersi“. È comunque indispensabile rivolgersi al proprio medico di famiglia in caso di necessità, se si è affetti da malattie croniche o si stanno seguendo delle cure.

Bere molta acqua, mangiare frutta

Il ministero della Salute invita inoltre a proteggersi dal caldo in casa e sui luoghi di lavoro, rinfrescando gli ambienti e rinnovando l’aria, schermando le finestre con tende che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. È importante bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e mangiare frutta fresca. È consigliabile limitare il consumo di bevande con zuccheri aggiunti: caffè e alcolici. In generale è consigliabile seguire sempre un’alimentazione corretta, preferendo frutta e verdura di stagione, ai piatti elaborati ricchi di grassi, condimenti e sale. Si devono proteggere dal caldo anche gli alimenti: da conservare in modo corretto e rispettando la ‘catena’ del freddo.

Come vestirsi per stare freschi

Meglio vestirsi con indumenti chiari, in fibre naturali o che garantiscano la traspirazione, e indossare cappelli leggeri per proteggere la testa dal sole, occhiali con filtri UV e schermi solari prima di esporsi al sole. Chi si mette in viaggio in automobile deve ricordare di areare l’abitacolo, evitando le ore più calde della giornata e tenendo sempre a portata una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati o animali nell’abitacolo dell’auto, neanche per brevi periodi. L’esercizio fisico non lo si deve praticare comunque, bensì solo ed esclusivamente nelle ore più fresche della giornata.

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Un orso nella piscina del BioParco di Roma. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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