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Meteo, arriva Cerbero e porta un’ondata di calore da record

Nuovo anticiclone nel fine settimana con temperature da record assoluto, fino a quasi 50 gradi in alcune zone della Sardegna

Attenzione al fine settimana per quanto riguarda le condizioni meteo. L’aria calda proveniente da Algeria e Tunisia punta verso l’Italia e provocherà un’ondata di calore senza precedenti a partire da sabato 8 e domenica 9 luglio.

L’anticiclone africano, già battezzato Cerbero, proviene direttamente dal deserto del Sahara e sta raggiungendo l’area del Mediterraneo centrale. Così influenzerà fortemente le temperature in tutta Italia, con picchi che toccheranno i 43 gradi nelle Isole maggiori: Sicilia e Sardegna.

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Caldo e aria subtropicale sull’Italia dai prossimi giorni. Foto Twitter @MMmarco0

Si tratta della seconda ondata di calore dall’inizio dell’estate. Ma questa volta secondo gli esperti meteo durerà più a lungo. Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it, conferma che la fase di instabilità che ha interessato il Nord Italia si è conclusa venerdì 7 luglio, con qualche ultima perturbazione nel Nord Ovest. D’ora in poi lascerà spazio a tempo soleggiato e caldo torrido su tutta la Penisola.

Meteo, temperature da record

A Bologna, Padova, Milano, così come a Roma e Firenze, i valori saliranno fino a 36-37 gradi, mentre nel meridione si supereranno di poco i 40 gradi sulle zone interne di Sardegna e Sicilia. Tra lunedì 10 e mercoledì 12 luglio l’ondata di calore si manifesterà in tutta la sua potenza, candidandosi ad essere in assoluto la più violenta mai registrata in Italia. Sull’Isola dei Nuraghi si raggiungeremo almeno i 43 gradi, ma non sono esclusi picchi di 45-47 gradi.

Fino ad oggi il record si attesta a 48.8 gradi, raggiunti il 12 agosto 2021 nei pressi di Siracusa, a Floridia. Tuttavia “nei prossimi giorni questo record potrebbe essere superato in Sardegna” affermano gli esperti meteo. L’anticiclone continuerà a far sentire i suoi effetti almeno fino al weekend successivo, ovvero fino a sabato 15 e domenica 16 luglio. Stando ai meteorologi del sito 3bmeteo, “le temperature saranno alte anche di notte dove le minime saranno superiori ai 23 gradi e il clima sarà anche afoso. Le temperature sulle coste saranno più contenute per via delle brezze seppur con afa intensa.

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II caldo torrido è arrivato, sebbene quest’estate non sia al momento paragonabile a quella, feroce, dello scorso anno. Foto Twitter @Marchfoward

El Niño, il ritorno dopo 7 anni

A tutto questo si aggiunge la notizia secondo cui – dopo 7 anni – il clima mondiale torna a essere minacciato da El Niño. Si tratta del fenomeno meteo atmosferico di riscaldamento dell’Oceano Pacifico tropicale centrale e orientale. Una situazione climatica che dal punto di vista meteo rischia di portare temperature di caldo record in varie parti del globo.

Lo ha annunciato l’Organizzazione meteorologica internazionale Wmo (World Meteorological Organization). Si tratta di un’agenzia delle Nazioni Unite. “L’arrivo del Niño aumenterà di molto la probabilità di battere i record di temperatura e innescherà più caldo estremo in molte parti del mondo e degli oceani“, ha spiegato il segretario generale della Wmo, Petteri Taalas. La dichiarazione dell’Organizzazione di esperti meteo, spiega ancora Taalas, “è il segnale lanciato ai Governi del mondo perché si preparino a limitare gli impatti sulla nostra salute, gli ecosistemi e le economie“.
Attenzione dunque, avvertono gli esperti, all’aumento di eventi meteo estremi. “Avvisi tempestivi e azioni preventive nei confronti degli eventi meteorologici estremi associati con questo fenomeno climatico sono vitali” affermano dal Wmo. Occorre infatti “salvare vite e mezzi di sostentamento” perché i pericoli mortali cresceranno nel corso degli anni.”

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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