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Maturità, esami al via per mezzo milione di studenti

Prova scritta di italiano il 21 giugno, poi a ruota la seconda prova il 22

Vigilia di maturità per gli oltre 500mila studenti che saranno alle prese con l’esame dal 21 giugno. Si parte infatti mercoledì, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi.

Si prosegue giovedì 22 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio – le date le fisseranno i singoli istituti – che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.

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Dal 21 giugno esami di maturità per oltre 500mila studenti italiani. Foto Ansa/Tino Romano

Maturità, i candidati e i voti

L’esame di maturità torna alla formula tradizionale precedente al Covid. Quest’anno saranno 536.008 gli studenti coinvolti nelle prove (521.015 candidati interni e 14.993 esterni), mentre le commissioni sono 14mila. Il totale è di 27.895 classi. Il voto finale dell’esame è espresso in centesimi: massimo 40 punti per il credito scolastico; massimo 20 punti per il primo scritto; massimo 20 punti per il secondo scritto; massimo 20 punti per il colloquio.

La commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto. Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell’esame. Il punteggio massimo è 100 (con la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l’esame è 60/100. Un esame di Stato, quello della maturità, che avrà classi un po’ più vuote. Per la precisione sono 3.670 candidati in meno di quelli della maturità 2022, quando si erano presentati all’esame in 539.678. Quest’anno saranno complessivamente 521.015 i candidati interni (1.758 in meno di quelli del 2022) e 14.993 candidati privatisti esterni (1.812 in meno dell’anno scorso). Unica eccezione, come avviene ormai da anni, l’aumento significativo del numero di candidati interni degli istituti paritari.

Fra telefonino e smartwatch

È bene ricordare alcune regole. Quasi uno studente su quattro, infatti, secondo dati di Skuola.net, è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possano tenere con sé in postazione. Quando, invece, si devono consegnare al banco della commissione, come correttamente dimostra di sapere il 77% del campione interpellato. E se il 18% è consapevole che comunque i telefoni debbano rimanere rigorosamente spenti, il 5% pensa che si possano persino usare rischiando al massimo di essere richiamati o penalizzati in fase di correzione e non, come potrebbe avvenire, di essere esclusi dall’esame. Qualcosa di simile avviene con un altro ‘sorvegliato speciale: lo smartwatch. In questo caso è quasi 1 su 5 a pensare che, se non è connesso a Internet, si possa tenere al polso durante le prove scritte. Anche questa è una credenza erronea, perché il suo uso è bandito tanto quanto quello del telefonino.

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Gli studenti saranno impegnati il 21 giugno nella prova di italiano. Foto Ansa/Angela Rotini

Credenze infondate

Ma c’è anche chi si avvicina all’esame di maturità con timori totalmente infondati. Circa un maturando su sei, infatti, è convinto che la Polizia possa controllare gli smartphone “da remoto” per capire chi eventualmente sta copiando. Cosa assolutamente non corrispondente al vero. E addirittura il 38% ritiene che, durante le prove, i membri della commissione possano perquisire gli studenti, alla ricerca di oggetti proibiti. Anche in questo caso, si tratta di informazioni non corrette che si devono sfatare, sebbene la prudenza sia necessaria. La commissione d’esame, infatti, ha il diritto di escludere i candidati colti in ‘flagranza di copiato.’

Maturità, le tracce d’esame

E poi c’è il grande tema delle tracce d’esame. Specie di quelle dello scritto di Italiano. Sono ancora tanti gli studenti che pensano di trovare in anticipo i contenuti della prova, soprattutto online. Ad avere ben presente che sul web si possono trovare solo indiscrezioni è “solo” l’80% dei maturandi. Il 16%, invece, crede che quantomeno gli argomenti vengano diffusi prima; il 4% crede che con le giuste mosse si possano mettere le mani con qualche ora di vantaggio sulle tracce vere e proprie. E oltre uno su tre pensa che il ministero possa cambiare le tracce anche all’ultimo minuto. Così non stupisce che circa 1 su 7 sia tentato, nell’immediata vigilia della maturità, di presidiare fino a tarda notte piattaforme social e siti specializzati sperando nell’imbeccata vincente.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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