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Qualità della vita per bimbi, giovani e anziani: la classifica delle province

La Romagna in testa per servizi e benessere dei ragazzi. A Milano il record negativo del caro affitti

Una classifica stilata dal Sole24Ore mostra quali siano in Italia le province con la migliore qualità di vita per fascia d’età. Bambini, giovani e anziani hanno bisogni e necessità diverse: non tutte le aree geografiche del nostro Paese sono in grado di soddisfarli allo stesso modo.

Il lavoro pubblicato su Lab 24 è giunto alla sua terza edizione. La ricerca si basa su tre indici generazionali, calcolati ciascuno su 12 parametri statistici ed è stata presentata in anteprima al Festival dell’Economia di Trento. Le classifiche misurano le risposte dei territori alle esigenze specifiche delle diverse generazioni.

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Foto Twitter @scarpdetenis

Province, la graduatoria

Dall’indagine emergono divari territoriali: l’Emilia Romagna, ad esempio, si posiziona in vetta alla classifica per la qualità della vita dei giovani e si piazza al terzo posto con Ravenna (e 4 città tra le prime 20 province) nella classifica che misura il benessere per i più piccoli. Gli anziani, secondo lo studio di Lab 24, vivono meglio nelle provincia autonoma del Trentino Alto Adige con Trento e Bolzano in vetta alla graduatoria. Un risultato ottenuto grazie alla spesa per alcuni servizi sociali, al basso consumo di farmaci e alla speranza di vita. Le due città, inoltre, hanno ottenuto buoni piazzamenti anche nelle classifiche per giovani e bambini.

Giovani penalizzati a Roma

Nelle ultime 20 posizioni delle tre classifiche, invece, si trovano soprattutto le province del Sud. Ma con qualche eccezione. Ben 5 province della Toscana si classificano tra le posizioni più basse per la qualità della vita degli anziani, mentre Roma è quart’ultima nell’indice relativo ai giovani. Oltre alla Capitale, anche altre grandi città hanno avuto un risultato negativo per gli under 35. Tra le ultime 30 classificate si posizionano Napoli (105ª), Palermo (101ª), Bari (88ª), Torino (83ª) e Milano (79ª). Qui la prestazione è influenzata dal costo degli affitti, spesso inaccessibili, che incidono sul reddito medio dichiarato per il 16%.

Bambini: al Centro si sta meglio

Le province del Centro e del Friuli sono quelle che hanno ottenuto i migliori piazzamenti per quanto riguarda la qualità di vita dei bambini (da 0 a 14 anni). Tra le prime 10 classificate si trovano tre toscane, tra cui Siena che si posiziona prima davanti ad Aosta. Firenze è quarta, mentre Arezzo chiude la top ten preceduta da Ancona. Per questa fascia d’età, il Sud Italia conferma alcune eccellenze, ma le ultime posizioni sono occupate soprattutto dalle province del Meridione. Cagliari, che ha la migliore performance, si posiziona al 31° posto della classifica. L’ultima è Crotone.

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Giovani a spalare il fango dell’alluvione in Romagna: Ravenna e Forlì-Cesena sono fra le province in cui si fa di più per i ragazzi @sbonaccini

Province, svetta l’Emilia Romagna

La Romagna si conferma un paese per giovani: sul gradino più alto del podio si posiziona la provincia di Ravenna, seguita da quella di Forlì-Cesena e da Ferrara. Queste sono le tre città con la migliore qualità di vita per la popolazione tra i 15 e i 64 anniVerona è l’unica provincia con meno del 10% di Neet: i giovani che non studiano e non lavorano, sul fronte opposto si trova invece Caltanissetta con il 46%. A Cuneo, invece, si registra il più alto tasso di soddisfazione per il proprio lavoro, il maggior grado di insoddisfazione è a Taranto.

Anziani, a Foggia sono meno soli

Per quanto riguarda gli anziani (over 65), fra le province Trento si posiziona al primo posto per qualità della vita con ampio vantaggio sulla seconda, Bolzano e la terza, Fermo. Nella top ten si segnala il terzetto lombardo con Sondrio-Cremona-Como dal quinto al settimo posto. Roma è 32esima. Se nella provincia di Asti si trova il maggior numero di posti letto disponibili nelle Rsa, il Sud, con Barletta Andria Trani, ottiene il primato per la minore quota di anziani che vivono soli. Foggia, invece, si distingue per la percentuale di infermieri e per il modesto ricorso a farmaci antidepressivi.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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